Napoli, Ounas e Lobotka: il valore aggiunto di Spalletti

È stato Luciano a volere Adam e Stanislav dentro al suo progetto: entrambi sono molto determinati e diranno la loro­ fino alla ­fine
Napoli, Ounas e Lobotka: il valore aggiunto di Spalletti
Antonio Giordano
2 min

È inutile girare intorno alle parole: Luciano Spalletti non ha perso tempo e ha detto ciò che pensa, subito, evitando di smarrirsi in contorsioni dialettiche. E adesso, dopo aver evitato il pericolo di doversi incatenare, può solo placidamente sistemarsi a bordo campo, nei pressi della panchina, e aspettare che il talento di Ounas sgorghi, magari zampillando intorno alle idee di Lobotka. Il «suo» Napoli, quello che per il quale si sarebbe (anche) incatenato, nel caso in cui il mercato gli avesse sottratto qualche stellina, è fatto e finito, ha un piccolo buco a sinistra, ma da centrocampo in su c’è la possibilità di sfruttare il proprio ingegno, per disegnarselo a immagine e somiglianza, 4-2-3-1 o oppure 4-3-3, il campo fungerà da ispiratore.

Il centrocampista come rinato, l’attaccante può spaccare le partite

C’è stato un attimo, e non dev’essere stato quello fuggente però, in cui Adam Ounas (25 anni a novembre), una specie di eterna promessa (ma incompiuta) ha seriamente sospettato di aver fatto il suo tempo in Italia: l’aveva chiamato l’Olympique Marsiglia - una Champions, 9 scudetti - con quel carico di fascino che si porta appresso un club del genere. E mentre stava vacillando, Spalletti lo convocò per spiegargli il suo ruolo e testimoniargli la sua fiducia. (...) Stanislav Lobotka è costato una cifra, venti milioni e altri quattro di bonus rimasti irrealizzati, e ad un certo punto è diventato un corpo estranea. Era diventato un «soggetto misterioso», dimenticato e socialmente deriso per le sue rotondità, sparite magicamente in ritiro e sulle quali Lobotka ha ironizzato causticamente: «Manco se avessi perduto dieci chili sarei riuscito a giocare con Gattuso. Spalletti si è immediatamente interessato a me, a differenza del vecchio allenatore, e fortunatamente per me ora c’è un tecnico che mi dà fiducia». (...)

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