Beoni: "Napoli-Juve? Tifo per gli azzurri"

L'ex tecnico della Primavera partenopea: "Tanti giovani del vivaio arrivano tra i professionisti"
Beoni: "Napoli-Juve? Tifo per gli azzurri"© FOTO MOSCA
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NAPOLI - "Chi tiferò in Napoli-Juve? A Napoli il mio legame è stato molto forte, mi dispiacque non continuare con la Primavera chiaramente. La mia preferenza è per gli azzurri": così Loris Beoni, ex tecnico della Primavera del Napoli ed ex braccio destro di Maurizio Sarri anche nella Juventus. Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, a Beoni è sato chiesto un giudizio sul lavoro degli azzurri con i giovani, settore che lui conosce bene: "Il Napoli è una realtà importante, tanti giocatori arrivano ai professionisti. Della Primavera del Napoli - afferma - mi è rimasto tantissimo. Innanzitutto il rapporto umano con i collaboratori, i dirigenti e i giocatori, con alcuni ancora mi sento. Poi la soddisfazione di vedere che un paio stanno facendo grandi cose. Gaetano sta facendo un percorso importante così come anche Zanoli. Erano i due per cui avevo pronosticato un buon futuro, si vedeva sin da allora". E allora è giusto entrare più nello specifico: "I ragazzi nel giro di pochi anni cambi ma allora secondo me Zenoli era sicuramente sulla strada giusta per fare il calciatore professionista anche ad altissimi livelli. È posato, tranquillo, forte nel carattere, lo ritenevo all'altezza di un percorso importantissimo e lo sta facendo. L'accostamento con Di Lorenzo ci sta, assolutamente. Sa uscire bene e ha un'ottima corsa oltre che discreti piedi, sta crescendo molto anche nella spinta e nell'aspetto difensivo. Io ci avrei scommesso su di lui. Gaetano - prosegue nella sua diasmina -? Evidente capacità tecnica, da verificare l'aspetto mentale e la voglia di sacrificarsi. Zanoli era inferiore tecnicamente ma era più pronto sull'aspetto mentale". In chiusura, Beoni ha commentato la stategia generale del Napoli sui giovani: "Dal punto di vista dello scouting di giovani non posso dire molto, anche perché non seguivo quella parte e sono stato poco. Trovare poi giocatori che arrivino alla prima squadra del Napoli, cioè di una realtà importantissima sempre alla ricerca delle primissime posizioni, ovviamente è più difficile. Ma penso che venga fatto un buon lavoro perché di professionisti ne escono tanti e questo è un indice della qualità del lavoro".

"Sarri alla Juve ha fatto un grandissimo lavoro"

Napoli-Juventus è dietro l'angolo, e per uno che è stato seduto su entrambe le panchine, pur se da collaboratore di Maurizio Sarri, non può essere una partita come le altre. Anche se uno dei protagonisti più attesi non ci sarà: "Napoli-Juventus - sottolinea Beoni - è chiaramente una partita interessantissima. La Juventus senza Ronaldo perde il contributo di un campione ma può acquistare dal punto di vista di ordine tattico. Poi alla fine le cose si pareggeranno". Nonostante sia seduto sulla panchina della Lazio, Maurizio Sarri rimane ancora uno degli argomeni più caldi di questa sfida: "Sarri alla Juventus ha vinto uno Scudetto difficilissimo - afferma l'ex collaboratore del tecnico toscano - fu un'impresa per quella situazione. Penso che abbia fatto un grandissimo lavoro e la valutazione è ai posteri. Ma credo che già molta gente si renda conto che quella fu un'annata particolare. Abbiamo fallito in Champions? Sì è vero ma a volte bisogna guardare il come. Noi su otto partite ne vincemmo sette, abbiamo sbagliato un tempo all'andata e poi non siamo stati in grado - pur vincendo - di rimontare. Il percorso di Maurizio in Champions però ha portato sette vittorie, giocando anche un buon calcio sempre. Alla Juventus - conclude - posso dire solo che se hanno fatto una scelta con Sarri sapevano benissimo chi era. Hanno sbagliato nel non accompagnarlo nel progetto". Non poteva poi mancare un accenno al rapporto Sarri-De Laurentiis, uno degli argomenti sempre caldi quando si parla del tecnico in chiave Napoli: "Qualsiasi cosa dicessi - è la risposta diplomatica di Beoni - potrei dire una cosa di cui non sono a conoscenza, quindi non saprei. Non so minimamente in che termine sia il loro rapporto. Siamo professionisti, quando siamo in una società diamo anima e cuore. Quando si incontrano le ex squadre c'è sempre una motivaizione forte e la voglia di dimostrare. Non perdiamo gli affetti vecchi ma ci dedichiamo anima e cuore alla nuova realtà".


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