Retroscena Anguissa, una frase decisiva per portarlo al Napoli

Così il ds azzurro Giuntoli ha convinto il Fulham a cederlo in prestito con diritto di riscatto
Retroscena Anguissa, una frase decisiva per portarlo al Napoli© FOTO MOSCA
Antonio Giordano
2 min

Il calcio ha nei suoi «scaffali» offerte che si possono cogliere e Cristiano Giuntoli ci ha provato, avendo già raccolto informazioni a sufficienza su Anguissa, (in)seguito in Spagna, all’epoca della esperienza del mediano con il Villarreal, poi abbandonato per inderogabili esigenze di bilancio. Ma il Covid ha cambiato il calcio, ha stravolto le dinamiche e la Premier ha spedito il Fulham in Championship, la B inglese, con Anguissa divenuto un lusso o uno spreco, fate voi. 

La frase che ha sbloccato la trattativa

Il Napoli ci ha provato, «datelo a noi, sapremo cosa farne», si è accomodato al tavolo e l’ha sparata grossa: prestito oneroso (si far per dire, secondo i parametri del calcio) a cinquecentomila euro, ingaggio da condividere (un milione e mezzo a testa, su per giù) e comunque un diritto di riscatto già fissato ad un cifra accettabile, non «esagerata» e neanche modica, quindici milioni. Un tempo, forse, i ricchi padroni del Fulham avrebbero sbattuto la porta in faccia o magari con educazione avrebbero sussurrato un «no, grazie», mentre stavolta la chiacchierata è durata un attimo, hanno pure preparato le visite mediche in gran segreto, e lunedì 31 agosto, quasi sul suono della sirena, sono state inviate le pec. 

Anguissa ha stregato Spalletti

Il Napoli ha girato in lungo e in largo per scorgere il centrocampista ideale da consegnare al centrocampo di Spalletti: ha opzionato moralmente Basic, ha sognato Koopmeiners, ha ondeggiato tra un identikit e un altro e però si è tenuto costantemente in contatto con Anguissa, spostato dai radar del mercato però centrale per avviare la fusione fredda. E in tre giorni, anche meno, André Zambo Anguissa s’è impadronito del copione, l’ha interpretato seguendo rigorosamente le indicazioni di Spalletti. A Castel Volturno si è presentato mercoledì 8, mancavano settantadue ore alla madre di tutte le partite, che Spalletti gli ha offerto come passarella.


© RIPRODUZIONE RISERVATA