Napoli, Fontana: "Osimhen può fare più di 20 gol"

L'ex centrocampista torna sugli episodi di Firenze: "Cori razzisti? Speravo ci fosse più maturità nelgi stadi"
Napoli, Fontana: "Osimhen può fare più di 20 gol"© FOTO MOSCA
8 min

NAPOLI - "Episodi razzisti al Franchi? Dispiace perchè con i tanti problemi che ci sono oggi, dover annotare ancora situazioni di razzismo è difficile da digerire": difficile non partire da quanto accaduto a Firenze per parlare del Napoli. L'ex centrocampista azzurro Gaetano Fontana, oggi allenatore dell'Imolese, ha parlato a Napoli Magazine di tutto ciò che ruota al mondo azzurro. Compresi, purtroppo gli episodi più sipacevoli: "Pensavo ci fosse ad oggi, nonostante il periodo in cui viviamo, una maggiore maturità da parte di tutti. Ho vissuto a Firenze - ricorda Fontana - e non si sono mai manifestate situazioni del genere. Mi dispiace che sia avvenuto in questa gara e che di mezzo ci siano i giocatori del Napoli, ma mi sarebbe dispiaciuto a prescindere. Secondo me, se vogliamo fare uno step successivo dal punto di vista culturale e sociale, bisogna prendere provvedimenti seri perchè siamo stati lontani dagli stadi per diverso tempo per altre ragioni e ritornarci con le vecchie, brutte abitudini non fa piacere".

"Importanti i recuperi di Mertens, Demme e Ghoulam"

Per fortuna, però, c'è anche tanto altro di cui parlare. A partire dalle prossime partite che attendono il Napoli e dei giocatori che potrebbero rientrare a breve dagli infortuni: "Sono impegni importanti - assicura Fontana - tutti ravvicinati. Ovvio che recuperare gente come Mertens, Demme e Ghoulam, è importante per il turnover. Ma anche perchè sono giocatori di qualità e ti permettono di far esprimere alla squadra a livelli incredibili. Averli a disposizione vuol dire tanto per Spalletti e quindi sono giocatori che se recuperati appieno sono veramente capaci di determinare le partite in qualsiasi momento. Mi auguro che per Ghoulam sia un rientro definitivo dopo il lungo calvario: è un ragazzo posato, perbene che ha bisogno di ritrovare innanzitutto serenità e continuità nella sua professione dopo i recenti infortuni". Ma se si parla di giocatori importanti, allora un nome su tutti spicca. "Difficile tovare qualcuno che si possa accostare ad Osimhen -sottolinea l'ex mediano azzurro - è un attaccante moderno, sente la porta, fa gol, ti fa tanto movimento, dà  profondità, lega il gioco. Dal punto di vista tecnico è migliorato tanto, ma ha ancora margini di miglioramento: è unico nel suo genere. Può superare certamente i 20 gol visto come ha iniziato e che tipo di marcia sta tenendo, glielo auguro. E soprattutto lo auguro al Napoli, perchè spero soprattutto che i  20 gol o più di 20 gol possano essere tutti decisivi e che possa portare il Napoli a quel benedetto sogno che ormai nessuno lo cita ma che tutti quanti desiderano".

"Napoli favorita d'obbligo"

A discapito della nota scaramanzia napoletana, il tecnico dell'Imolese non si tira indietro quando c'è da indicare la favorita numero uno per la vittoria finale: "Per l'impatto che ha avuto in questo campionato e per la serie di vittorie consecutive, ovviamente - spiega - il Napoli si trova in una posizione di vantaggio rispetto alle concorrenti. Questo crea entusiasmo e convinzione nel gruppo e nell'ambiente, per cui è sicuramente un aspetto positivo. Il campionato però è ancora lungo e bisogna fare attenzione a saper gestire soprattutto i momenti in cui le cose non dovessero andare per il verso giusto". In quel caso sarà decisivo il lavoro dell'allenatore, che è già entrato nei cuori del mondo azzurro: "Il merito di Spalletti - assicura Fontana - credo sia sostanzialmente quello di aver ricalcato l'ultimo trend del Napoli: proseguire su una conoscenza e un assetto tattico che è già nelle corde dei giocatori. In più ovviamente avrà messo a disposizione l'esperienza che in questi anni ha accumulato come tecnico e la voglia anche di rifarsi dopo tanti anni dove è stato vicino a vincere lo scudetto ed un periodo in cui, pur essendo sotto contratto, non ha lavorato. Questo fa sì che la voglia, la determinazione e la convinzione lo abbiano portato ad interiorizzare anche determinati concetti che oggi sta trasferendo alla squadra. Il risultato in campo si vede, non solo per le vittori ma anche e soprattutto il modo con cui arrivano".

"In porta serve certezza, non alternanza"

Tanti i fronti in cui il Napoli compete. Qualche crepa si è vista in Europa League: "Una squadra come il Napoli - spiega ancora Fontana nella sua lunga intervista - può ottenere qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Contro lo Spartak Mosca ha dovuto fare una partita in dieci uomini per lungo tempo, anche un po' di stanchezza mentale ci può stare, legata anche ad un discorso fisico. Le squadre che disputano l'Europa Leagu esono di livello e quindi è possibie incappare anche in una gornata come quella che ha vissuto il Napoli. Però credo ci siano concrete possibilità di poter recuperare perchè le qualità e la struttura di squadra del Napoli sono importanti". Un tema che accende i dibattiti nell'ambiente napoletano riguarda l'alternanza tra Ospina e Meret: "Non credo nell'alternanza in quel ruolo - spiega l'ex centrocampista - ci vogliono delle certezze. Il portiere deve essere sicuro, confortato dalle prestazioni, avere la responsabilità del ruolo ma anche sentirsi gratificato dal lavoro che uno fa. Sono due portieri di livello, lo abbiamo sempre sostenuto, poi ovviamente sta all'allenatore cercare di capire qual è maggiormente funzionale per il tipo di gioco che vuole svolgere e quindi da qui può nascere una scelta abbastanza definitiva". Mentre in difesa il dualismo Rrahmani-Manolas sembra quasi risolto: "Rrahmani ha sicuramente scalzato in questo momento Manolas - spiega Fontana con l'occhio del tecnico - complice di un inizio stagione non esaltante, ma io metterei in evidenza la nota positiva del ragazzo e non le prestazioni negative di Manolas. Ovviamente anche Rrahmani ha bisogno di fare esperienza per potersi affermare in una città importante e in una squadra importante come Napoli. Sembra più sicuro, più determinato, più deciso, più convinto rispetto allo scorso camionato, e questo lo sente tutta la squadra, non solamente Spalletti. Quindi, è giusto che in questo momento sia lui ad essere il preferito sulla linea dei quattro".

"La sostituzione di Insigne? I giocatori devono fare autocritica"

Uno dei pochi nei della stagione del Napoli è la polemica sollevata da Insigne al momento della sostituzione a Firenze Da ex giocatore ed allenatore, Fontana analizza la vicenda: "Le polemiche sono sempre evitabili, però bisogna vedere come prendono corpo a livello mediatico. Quelli sono scambi di battute che tra un giocatore e un allenatore ci stanno, questo perchè il giocatore per sua natura vuole sempre stare in campo, vuole sempre determinare e dice sempre di stare bene, ma il suo stare bene probabilmente non coincide con quello che è il vedere un giocatore da parte dell'allenatore. Se Spalletti ha visto che doveva intervenire in quel momento, l'ha fatto a ragion veduta, ma sicuramente l'ha fatto per cercare di migliorare la condizione del Napoli, non per peggiorarla. Insigne è un giocatore che sta viaggiando a livelli altissimi, sia in Nazionale che con il Napoli, sicuramente è l'ultima persona che vorrebbe abbandonare la propria squadra, il proprio gruppo, anche perchè è il capitano di questa squadra. Però ogni tanto da parte dei giocatori ci dovrebbe essere anche un pensiero un po' più critico: bisogna anche concedere qualche scelta all'allenatore anche a proprio discapito".


© RIPRODUZIONE RISERVATA