Koulibaly avverte il Napoli: "Legia primo non per caso". E su Spalletti...

Il difensore senegalese si prepara per il prossimo impegno di Europa League e si gode il grande feeling con il tecnico: "Un piacere essere il suo comandante"
Koulibaly avverte il Napoli: "Legia primo non per caso". E su Spalletti...
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NAPOLI - La sfida in programma al Maradona contro il Legia Varsavia sarà un vero e proprio test per il Napoli che potrà così capire quali possono essere le proprie ambizioni in Europa League. Lo sa bene Kalidou Koulibaly che alla vigilia del match contro la formazione polacca, capolista del girone, ha parlato in conferenza stampa: "Loro stanno dietro, ripartono molto bene, l'abbiamo già visto. Se sono primi non è per fortuna, è perché lo meritano, hanno fatto gol all'ultimo con lo Spartak, ma con il Leicester hanno fatto molto bene. Domani aspetteranno per ripartire, non dovremo dargli niente e dovremo fare gol al più presto, altrimenti servirà pazienza. Con la solidità dietro potremo vincere la partita". Una netta differenza tra il Napoli di campionato e quello di Europa League, il difensore azzurro risponde così: "Non lo so, in Europa ne abbiamo presi tanti e mi dà fastidio perché abbiamo giocatori di livello dietro, ma è un discorso di squadra, di testa. Dobbiamo iniziare ad essere solidi perché sappiamo che davanti con i fenomeni possiamo segnare in qualsiasi momento. Dovremo trovare la stessa solidità del campionato. E' un altro obiettivo. Io non mi faccio tanti problemi, da domani spero ritroveremo questa solidità. L'importante è qualificarsi, sarebbe un peccato non andare avanti, faremo di tutto per essere primi ovviamente, ma non pensiamo troppo lontano, ci sono tante partite prima e metterci bene. Sarà in bilico fino all'ultima gara, poi ci penseremo".

Koulibaly: "Un piacere essere il comandante"

"Mi fa piacere che il mister mi chiama comandante, ma sappiamo che tutti sono importanti, dobbiamo dare il 100%, poi il mister mi chiede qualcosa di più, motivare gli altri, già lo facevo di mio ed il mister mi ha detto che la squadra ha bisogno di questo. Nello spogliatoio si sta bene, quando si vince è più facile, stiamo facendo bene e dobbiamo continuare così già da domani". Grande feeling con Spalletti per Koulibaly che sul tecnico aggiunge: "E' una delle squadre più forti in cui ho giocato, l'anno scorso ci è mancato qualcosa, tanti infortuni, Spalletti è venuto e ci ha detto che siamo un gruppo di campioni. Dobbiamo dimostrarlo sul campo, non sulla stampa. Dobbiamo vincere partita dopo partita, avevo ragione a dire già l'anno scorso che era una delle rose più forti, lo è, ma sappiamo che dopo questo inizio tutti vorranno vincere contro di noi ancora di più".

Koulibaly: "Continuiamo a lottare contro il razzismo"

In chiusura Koulibaly torna sullo spiacevole episodio di Firenze: "Ho superato, ho compagni e uno staff che mi sta sempre dietro, ho ricevuto tanti messaggi da personaggi pubblici e mi ha fatto molto piacere. Mi dispiace per quel ragazzo, ma non ho dormito per 2 notti, pensavo anche di aver sbagliato io. Mi dispiace molto, anche da Firenze mi hanno chiamato per parlare con gli alunni e poi chiamare anche questa persona e per me non ci sarebbero problemi per capire cosa è scattato nella sua testa. L'importante è continuare in questa lotta, io ci tengo molto". Infine un pensiero sulla sua crescita: "Ogni paese ha il suo calcio, in Inghilterra troviamo più intensità, corsa, non gestiscono la partita, noi lo facciamo di più, con lo Spartak s'è visto un grande Napoli ma eravamo in 10, ci ha dato degli insegnamenti sul calcio che dobbiamo giocare. Domani sarà diverso, loro saranno molto chiusi, siamo pronti a tutto, ad adeguarci al calcio che ci propongono, l'importante è vincere. Sulla scuola italiana sono fortunato, ho imparato la lingua a scuola non sapendo di venire qui, tutti gli allenatori mi hanno insegnato qualcosa da Benitez fino a Spalletti, per un difensore è la migliore scuola tattica, io ne avevo tanto bisogno e mi ha reso quello che sono oggi, ma conta anche la Francia e il Belgio".


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