ROMA - Luciano Spalletti ritorna a Roma, questa volta da allenatore del Napoli. La squadra partenopea è arrivata alle 19 alla stazione Termini per un viaggio durato circa un'ora. Ad attendere il gruppo all'uscita della stazione tanta polizia (due blindati e alcune pattuglie per la scorta del pullman) ma soprattutto un centinaio di tifosi azzurri, scatenati all'arrivo della squadra. Uno su tutti il piccolo Vincenzo che aveva uno striscione per Anguissa, con tante disegni e un messaggio: "Possiamo fare una foto insieme?". Con lui il papà: "Ci ha messo un mese per fare tutto il cartellone, lo ha voluto fare tutto da solo". Anguissa per disposizioni delle forze dell'ordine non si è fermato, ma un componente dello staff del Napoli ha preso il cartellone dove è segnato anche il numero di telefono del papà di Vincenzo. Con la speranza di un incontro o un video messaggio.
Spalletti, discorso ai tifosi del Napoli
E a proposito di tifosi, alla partenza per Roma il gruppo Ultras Napoli ’72 della Curva B ha sostenuto la squadra con cori e applausi di incoraggiamento. E Spalletti ha voluto salutare i tifosi: “Grazie, la vostra vicinanza è molto importante per noi, ma quelli più importanti sono i calciatori. Bisogna difendere i giocatori, sono loro quelli importanti. Dobbiamo volere bene i calciatori e voi siete una forza aggiunta per noi, siete tanta roba per noi se ci state vicini. Grazie”.