Spalletti: "Io tredicesimo uomo del Napoli? Poteva andarmi peggio"

Il tecnico azzurro, dopo il pari con il Verona, risponde al complimento del presidente De Laurentiis: "Il 13 è un numero che mi piace. La partita? Potevamo fare di più, ma ci hanno messo in difficoltà"
Spalletti: "Io tredicesimo uomo del Napoli? Poteva andarmi peggio"© ANSA
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NAPOLI - "Parlare di calcio a Napoli è come andare al Luna Park, perché diventa tutto bello". Così Luciano Spalletti durante un 'siparietto' con Maurizio Sarri, entrambi ai microfoni di Dazn e collegati in diretta dopo i rispettivi match: pari in casa contro il Verona per gli azzurri e successo all'Olimpico contro la Salernitana per la Lazio dell'ex allenatore partenopeo.

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"Una nuova tattica da imparare"

Salutato il suo precedessore poi Spalletti analizza la sfida contro l'Hellas, in cui ha visto la sua squadra andare sotto e pareggiare nel primo tempo senza poi riuscire a effettuare il sorpasso nella ripresa: "Nel secondo tempo di siamo un po' allungati, un po' disuniti - spiega il tecnico del Napoli -. Non siamo stati bravi ad essere un blocco squadra con tutti vicini e in queste situazioni loro sono bravi, nel riversarsi negli spazi lasciando l'uno contro uno dietro. In alcuni momenti ti vengono così forte addosso che diventa quasi inevitabile giocare in avanti invece che palleggiare e cercare di liberarsi con degli uno-due stretti. È una tattica nuova, che agevola i giocatori più fisici rispetto a quelli più tecnici, ma in tanti iniziano a utilizzarla e bisogna imparare ad affrontarla".

"Serve più qualità nel costruire da dietro"

Un giudizio sulla coppia centrale di difesa formata oggi da Juan Jesus e Rrahmani: "Sono forti fisicamente e attenti, due calciatore difficili da attaccare ma quando c'è da fare la partita o si gioca in casa serve magari più qualità nella costruzione, perché se gli avversari pressano i mediani bisogna iniziare l'azione con i centrali". Poi un commento sul complimento che gli ha di recente fatto il presidente Aurelio De Laurentiis, definendolo il 'tredicesimo uomo' in campo: "Non mi è andata male - ha detto il tecnico del Napoli - perché il tredici è un numero che mi piace. Poteva andare anche peggio. È vero che l'allenatore importante, ma lo sono anche i calciatori e la società oltre che una tifoseria come la nostra e mi dispiace non aver vinto perché oggi erano tornati i ragazzi della curva. Il risultato però va accettato".


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