Inter-Napoli, Spalletti: "Fischi a San Siro? Mi insultano ovunque"

L'ex tecnico nerazzurro non teme l'accoglienza del pubblico: "Quando vado via guardo se ho lasciato i conti migliori e se ho fatto qualche risultato"
Inter-Napoli, Spalletti: "Fischi a San Siro? Mi insultano ovunque"© FOTO MOSCA
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NAPOLI - "Casi di positività? Che possa succedere qualcosa all'ultimo momento fa parte delle difficoltà della stagione. Ad inizio stagione abbiamo giocato anche con soli tre centrocampisti. Se ci manca un giocatore dobbiamo fare una partita sotto livello? Non è un modo di ragionare corretto. Sarà una gara con due squadre che cercheranno la vittoria, loro stanno in campo in modo diverso dal nostro e dovremo coprire quegli spazi in fase di possesso dell’Inter. Le intenzioni sono sane da entrambe le parti, loro sono fortissimi", così Spalletti in conferenza stampa presenta alla vigilia Inter-Napoli.

Spalletti: "I fischi? Mi insultano spesso"

"Per me San Siro può fischiare, ho preso insulti da tante parti ma io valuto il mio di lavoro. Quando vado via guardo se ho lasciato i conti migliori e se ho fatto qualche risultato, poi ognuno può dare il taglio che vuole in base alle amicizie che si hanno. All’Inter ho finito con la difficoltà della gestione di quel momento, di quel quarto posto non ho dato colpe, sono tornato a casa. Però le valutazioni vanno fatte, sono legate in base alle possibilità: se uno può spendere 240 milioni di stipendi, non è uguale a 100. Le emozioni? Vivo intensamente tutto, sono curioso anche io di vedere che reazione avrò. Per me il passato non è mai passato perché vivo tutto con sentimento e seriamente. Ringrazio i tifosi a prescindere dal trattamento che mi riserveranno" ha aggiunto Spalletti.

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Spalletti: "Contro l'Inter passaggio fondamentale"

"Sarà una gara importantissima per entrambe le squadra, ma nulla di definitivo. In questo campionato ci sono squadre forti e difficoltà che ti possono arrivare da tutte le parti. Sfidare i nerazzurri da capolista? Io non ho da far valere nessuna rivincita. Domani è un passaggio fondamentale per un'altra piccola felicità, non per la mia ma per tutte quelle persone che ci amano e ci seguono. Alla partenza ho saputo che ci saranno circa 1000 persone a salutarci, è una cosa che deve far rifletterci su quello che deve essere il nostro comportamento".

Spalletti: "Non mi lamento, lì per fare la partita"

"In venti anni di carriera non mi sono mai lamentato di nulla. Non ho mai detto mi manca questo o quest'altro. I problemi non finiscono mai, ma anche le soluzioni non finiscono mai. Non è una gara definitiva e decisiva per l'Inter. Certezze e dubbi? Conosciamo la qualità che abbiamo saputo esibire, abbiamo la certezza di migliaia di persone che ti sostengono semmai ci venisse il dubbio di non essere fortissimi. La nostra gente pensa che siamo fortissimi. Dubbi non ne abbiamo, andiamo là per fare la partita. C'è un avversario che ha le nostre stesse qualità, con calciatori di livello come il nostro e un allenatore che ha esperienza sul suo gioco e ha una squadra che già negli anni passati ha interpretato questo modulo. O si ha il coraggio di affrontarle queste difficoltà o si fa spazio a chi non vede l'ora di affrontarle" ha proseguito ancora Spalletti.

Paura Koulibaly

"Cosa rappresenta Koulibaly per noi? L'abbiamo già detto più volte, diventa difficile trovare ancora parole, servono esempi. Questa settimana è andato in scivolata e si è incastrato un piede, è rimasto col ginocchio sotto, ha sentito male, è rimasto a terra, si è fermato l'allenamento ed in un attimo c'erano anche i magazzinieri intorno a lui, tutti in attesa della sua reazione. E' uscito 3 minuti, si è tornati dopo 3 minuti e tutti guardavano e non giocavano per vedere come si sentiva lui".

Su Maradona e Zielinski

"Non mi interessa sapere se Diego Maradona è stato il più grande o meno, mi interessa sapere quello che ha lasciato dopo. Non lo dico io, è quello che provano tutti, ciò che significa l'importanza del soggetto in un gruppo. Zielinski a destra? Può giocarci, così come anche Elmas, Lozano e anche altri. Lozano sta bene, ha giocato giovedì, ha ore e ore di viaggio ma è voglioso, ci ho parlato anche stamattina, è sorridente perché è uno molto positivo, dolcissimo, professionale".


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