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NAPOLI - "Juan Jesus a Napoli si trova da Dio: benissimo, ed è molto contento": così Roberto Calenda, agente del difensore brasiliano, spiega lo stato d'animo del suo assistito. Dopo sei mesi all'ombra del Vesuvio, Juan Jesus ha fatto ricredere molti scettici: "Il suo rendimento non mi stupisce - assicura il procuratore ai microfoni di Radio Marte - la domanda ricorrente è perché non abbia giocato alla Roma. Negli ultimi due anni ce la facevamo sia noi che i dirigenti giallorossi. Fonseca faceva le sue scelte ma negli ultimi due anni ha preso 109 gol, tantissimi giocatori sono stati adattati nel suo ruolo pur di non farlo giocare. Quando i risultati non vengono e ci sono situazioni di difficoltà non far giocare un calciatore che ha fatto benissimo nel suo ruolo sia all'Inter che nella stessa Roma, arrivando anche a giocare una semifinale di Champions League, sembra strano". In azzurro le cose sono radicalmente cambiate: "Lui è un ragazzo spettacolare - spiega Calenda - e un professionista esemplare. È molto felice perché ha trovato una squadra compatta formata da ragazzi meravigliosi, mi ha ripetuto più di una volta di aver difficilmente incontrato uno spogliatoio del genere composto da bravi ragazzi. Gli piace come la gente di Napoli vive le partite, gli incontri che fa per strada quando lo fermano, gli ricorda molto il Brasile e Roma. Il rinnovo? Il contratto è in scadenza a giugno, ma c'è un'opzione con il Napoli. Non ci sono presenze minime, è da discutere ma è prematuro parlarne al momento. Il Napoli non ha mai messo in discussione il valore di Juan Jesus, chiaramente c'era scetticismo perché non giocava da due anni. Sta dimostrando il suo valore, poi vedremo, i rapporti sono buoni e di massimo rispetto, avremo tempo di discutere e di parlare. Il ragazzo qui si trova bene, sta facendo le cose con grande attitudine, serietà. Ad averne di Juan Jesus in una squadra".
"Osimhen ha dimostrato rispetto per club e Nazionale"
Solitamente Juan Jesus non è il giocatore del Napoli che attrae maggiori attenzioni da parte degli addetti ai lavori. Nelle scorse settimane, infatti, tutta l'attenzione era concentrata sulla partcipazione o meno di Osimhen alla Coppa d'Africa: "Osimhen ha avuto un infortunio importante e serio - sottolinea Calenda - ma ho sentito di tutto: titoli di giornali, lettere legali da parte della società. Spiace sentir parlare tanta gente che non sa le cose. Ovviamente lui ha subito un infortunio non indifferente, lui stesso ha chiesto di non essere convocato a causa del suo infortunio. Ha mostrato rispetto sia per il club che per la Nazionale". Ma poi l'attenzione torna su Juan Jesus e sul suo contratto con il Napoli: "Parliamo di un centrale mancino - riprende il procuratore del brasiliano - merce rara, non ce ne sono tanti al momento. Aumento in caso di rinnovo? Siamo arrivati in punta di piedi, questa è la carriera di Juan. Lui a 20 anni ha vinto i Mondiali Under 20 con Neymar in squadra, poi ha vinto la Libertadores. Non è l'ultimo arrivato, giusto che sia rivalutato. Finalmente si parla di calcio, cosa che ultimamente per via delle scelte di Fonseca non riuscivamo più a fare. Il Napoli è una squadra forte con tanti giocatori bravi e importanti, un piacere vederla giocare. Sicuramente è una squadra poco fortunata, troppi infortuni uno dietro l'altro".