Verde: "Il mio Napoli favorito per lo scudetto"

L'attaccante dello Spezia: "Ho il cuore azzurro, non rifiuterei mai di venire a giocare con i partenopei"
Verde: "Il mio Napoli favorito per lo scudetto"© LAPRESSE
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NAPOLI - Anche i calciatori sono stati tifosi, prima di emergere come professionisti sul campo. E alcuni non nascondono di avere ancora una squadra del cuore. È il caso di Daniele Verde, attaccante dello Spezia che ai microfoni di 1 Station Radio ha parlato della corsa scudetto del suo Napoli, squadra in cui non è mai riuscito ad emergere: "Anche io mi posi la domanda sul perché non sia accaduo. È un peccato perché ci sono tanti talenti che vanno via e per noi partenopei è un peccato sprecare un'opportunità del genere. Giocare davanti alla nostra gente e città sarebbe bellissimo. Non credo manchi qualcosa per arrivare allo scudetto, ma bisogna guardare anche altre squadre. Da napoletano non sono obiettivo, penso vada tutto bene, ma bisogna lottare e cercare di vincere. Il Napoli è una squadra che ha tanti giocatori e può variare con tutti coloro che sono in rosa. Bisogna avere tanta fortuna e crederci. Le probabilità di arrivare al titolo sono alte, è una squadra che gioca per questo. Non è una squadra che lotta per altri obiettivi, è il loro punto primario. La favorita? Per me tante, vicino al Napoli ci sono Inter e Milan, quindi ci sono tre o quattro squadre che possono giocarsela". Il primo pensiero di Verde, comunque, è rivolto alla salvezza dello Spezia: "Lo ripeto e l'ho sempre detto che giocare davanti alla mia città è qualcosa di spettacolare e unico. Il mio cuore è Azzurro, per la mia città non ci sarebbe un rifiuto. Ma allo Spezia sto benissimo, amo la città e mi godo le giocate. Eravamo in tanti poi ci siamo ritrovati in pochi per infortuni e altro. Ho trovato difficoltà nell'approcciare una tipologia di allenamento con poca gente, poi ho trovato il mio posto. Il mister cerca al di là della qualità anche di tirare fuori la quantità che in questo calcio bisogna metterla rispetto ai suoi anni. Prima c'era più qualità, ora bisogna correre e sacrificarsi e l'ho imparato negli ultimi anni per metterlo al servizio alla squadra. La cosa più importante è quello di aiutare la squadra, c'è un bel feeling e sono contento di aiutarli mettendo la mia esperienza e gioco per aiutarli fino alla fine. Loro ovviamente devono aiutarmi a cercare la salvezza il prima possibile".

"In Spagna c'è più qualità"

Tra le esperienze maturate in carriera da Verde, c'è anche quella in Spagna al Real Valladolid: "In questo momento - spiega l'attaccante - la differenza tra il nostro camionato e la Liga è la qualità: lì si gioca molto più a calcio senza guardare la tattica. C'è più divertimento sicuramente, la loro forza è quella di giocare a calcio e non pensare a niente. Questo mi ha spinto ad andare in Spagna". Dove ha potuto incontrare anche il suo idolo, Ronaldo il Fenomeno: "Tirai una punizione da 40 metri e lui mi applaudì. Mi commossi, dopo che lo vedevo in tv e lui mi batteva le mani. Io vivo di questo. Non era Ronaldo in quel momento, era il Presidente e non faceva pesare il suo nome. Scherzavamo e parlavamo di tutto meno che di calcio: questo ci ha spinto fino alla salvezza, divertirci ogni giorno". Prima di approdare lo Spezia, Verde ha visitato anche il campionato greco: "Le prime quattro squadre sono al vertice - spiega l'ex AEK Atene - ed hanno un'esperienza diversa rispetto a quelle sotto, ma dovrebbero crescere un po' seppur vivano il calcio in modo focoso, un po' come qui nel Sud Italia. È una cosa bella, ma se dai tutto anche se sbagli la giocata per loro va bene". Chiusura sulla candidatura al Puskas Award, premio dato al gol più bello dell'anno: "Come viene la prendo. Se vedo un pallone in area la prendo al volo (ride, ndr). Nell'ultimo gol ho segnato di destro, non so neanche io come ho fatto".


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