Spalletti: “Rigore inesistente. La palla non cambia direzione”

Il tecnico sull’episodio che ha coinvolto Juan Jesus in Barcellona-Napoli: “Con tutta l'onestà intellettuale, l’ha toccata veramente con il mignolo…”
Spalletti: “Rigore inesistente. La palla non cambia direzione”© EPA
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Il Napoli gioca da applausi per un tempo e spaventa il Barcellona, ma alla fine al Camp Nou l'andata dello spareggio di Europa League finisce 1-1. Apre Zielinski, chiude Ferran Torres su rigore in un secondo tempo dai ritmi bassi e dal finale con le tante occasioni per i blaugrana. Si deciderà tutto nella gara di ritorno al Maradona. "Ci siamo abbassati troppo, con loro così diventa un problema - ha detto Spalletti a Sky Sport - La loro qualità è indubbia per costringerti a dovergli concedere qualche volta il pallino del gioco in mano. Ci sono questi momenti dentro la partita dove non riusciamo a organizzare una pressione alta, dove si riporta palla indietro, sono cose che fanno parte del tempo e dello spazio in cui si fanno. Qui dobbiamo ancora migliorare. Poi è chiaro che loro hanno fisicità, hanno degli uno contro uno sugli esterni che ti mettono in difficoltà. La sfida di ritorno? Nel primo tempo abbiamo fatto vedere di essere alla pari con il Barcellona, nel secondo abbiamo un po’ sofferto. Però sono cose che si mettono a posto".

Spalletti: "Rigore inesistente"

"Con tutta l’onestà intellettuale, dico che meritavano il pareggio però il rigore è inesistente perché la palla non cambia direzione. È un’altra storia dei polpastrelli dell’altra volta, qui la tocca veramente con il mignolo. Mi sembra anche abbastanza giù la mano, è naturale. La palla va direttamente dove doveva andare prima. Osimhen ha forza e strappi, riesce a prendere metri a chiunque, poi nella scelta dei movimenti deve ancora imparare delle cose. Nel secondo tempo gli hanno fischiato quattro o cinque fuorigioco. Il Napoli torna più consapevole, quello che abbiamo fatto in determinati momenti lo possiamo fare in tutta la partita. Però questo fatto di abbassarci troppo non lo dobbiamo più fare".

 


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