De Laurentiis: "Ancelotti allenatore da top players. Superlega? Ho un'alternativa..."

Il presidente del Napoli ha affrontato vari temi dell'attualità calcistica in un incontro con gli studenti al "Giordani" di Caserta
De Laurentiis: "Ancelotti allenatore da top players. Superlega? Ho un'alternativa..."© ANSA
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Giovedì “scolastico” per Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli è stato ospite del liceo scientifico “Giordani” di Caserta per un interessante confronto con gli studenti dell’istituto secondario. Come sempre in queste occasioni i temi toccati sono dipesi anche dalle domande ricevute, senza ovviamente trascurare l’attualità del momento vissuto dalla squadra e del calcio italiano e internazionale.

Napoli, De Laurentiis non si sbilancia sul futuro di Mertens

Il primo argomento è il futuro di Dries Mertens, in trattativa per il rinnovo del contratto. ADL sfiora il tema, per poi allargare il concetto anche alla storia del Napoli: "Con Mertens decideremo a fine stagione. Quello che mi chiedo sempre è come fare impresa in modo diverso rispetto a quelli che mi hanno preceduto e che in tanti anni hanno vinto solo due scudetti. Se avessi seguito il mio istinto di tifoso, saremmo falliti ogni anno".

De Laurentiis e l'elogio ad Ancelotti: "Allenatore di squadre di top player"

Inevitabile anche un passaggio su Carlo Ancelotti, fresco di record di allenatore con più finali di Champions League nella storia, ma che a Napoli non è riuscito a lasciare traccia. De Laurentiis elogia la carriera del tecnico emiliano, sottolineando però le qualità nel dirigere squadre di top players: "Carlo Ancelotti è un pezzo di Napoli. Noi napoletani siamo strani, più bravi a fare critica che autocritica. Ancelotti vince e lo sa fare bene, da allenatore di squadre di top player. Il Psg, nonostante i corposi investimenti fatti, non vince in Europa, i soldi non sono tutto, non c’è una relazione automatica tra spendere e vincere. Guardate il Chelsea, è stato valutato 6,5 miliardi di euro pur non avendo vinto molti scudetti”.

"Superlega? Contrario, ma serve un campionato europeo per club"

Un passaggio, poi, è dedicato anche alla Superlega, ma soprattutto al progetto alternativo al quale ha pensato De Laurentiis: “Sono stati tra i primi a telefonare ad Andrea Agnelli per dirgli che stava sbagliando, io dico no alla Superlega, ma non credo neppure a questa Champions League, a cui sono costretto a partecipare per ragioni di fatturato. Serve più rispetto per i campionati nazionali, per me fare un campionato europeo sarebbe opportuno, magari con due gironi di 25 squadre: da una parte le prime cinque classificate dei cinque principali campionati europei, dall’altra le squadre vincenti degli altri campionati, poi incroci tra i due gironi”.


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