Striscione shock a Napoli: la reazione di Spalletti

Il brutto episodio arriva dopo il dissenso manifestato prima della gara con il Sassuolo e le uova lanciate contro il bus azzurro
Striscione shock a Napoli: la reazione di Spalletti
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NAPOLI  - È trascorsa una notte, una brutta notte, e Luciano Spalletti non riesce proprio a farsene una ragione: non se lo spiega, non comprende davvero il motivo di quello striscione apparso mercoledì all'esterno del Maradona, nel bel mezzo della finale di Coppa Italia, e come lui tante, tantissime persone: giocatori, dirigenti, tifosi indipendenti e tifosi organizzati. La qualificazione alla prossima Champions è già in tasca da due giornate, a due giornate dalla fine di un campionato che il Napoli ha sognato di vincere fino alla fatal Fiorentina, eppure per una fetta di quello stesso tifo da curva che ieri ha fatto sapere di essere molto sorpreso dal durissimo messaggio spedito al signor Luciano, bisognerebbe rifondare partendo dall'allenatore. Invitato, senza mezzi termini, ad andare via: "16-10-21: Spalletti, la Panda te la restituiamo... Bast' ca te ne vaje!". Ovvero: basta che vai via. E a seguire una firma che non è una firma vera: "'E mariuoli". Cioè: i ladri. Il riferimento al furto della sua Fiat Panda andato in scena il 16 ottobre è chiarissimo: è il resto a essere molto nebuloso. Come il clima: è vero che gli altri gruppi organizzati hanno preso le distanze e che tanti sono stati gli attestati di stima e solidarietà recapitati al signor Luciano, ma lo è altrettanto che l'aria del nuovo Napoli che sarà non è per nulla salubre al momento.

Napoli, messaggio per Spalletti

E allora, la singolare protesta continua: lo striscione contro Spalletti esposto mercoledì sera all'esterno della curva B del Maradona, infatti, fa il paio con la contestazione alla squadra andata in scena prima della partita con il Sassuolo - e dopo lo schiaffo di Empoli - davanti all'hotel-ritiro del centro storico. Con tanto di uova lanciate contro il bus azzurro e consegna speciale di un pacco delle suddette uova a Insigne, in qualità di capitano, così da distribuirle a tutti i giocatori. Sembra che il Napoli sia retrocesso, ma in realtà ha conquistato la Champions con quattro giornate d'anticipo e fino a poche settimane fa lottava per lo scudetto. La delusione per il crollo nel trittico Fiorentina-Roma-Empoli e l'addio ai sogni di gloria è una ferita aperta e ha fatto male a tutti, Spalletti in testa, ma qui sembra di parlare di un fallimento senza appello. Giova ripeterlo: il messaggio-choc sarebbe scritto soltanto dalla mano di un gruppo e gli altri non hanno approvato, e sebbene le curve al completo abbiano fischiato e chiesto alla società e alla squadra di vincere trofei proprio in occasione della sfida con il Sassuolo, nessun altro ha invocato la testa dell'allenatore.  

De Laurentiis e Spalletti

Già, il signor Luciano: uno che ha avuto la sincerità di ammettere di essersi ingolosito eccome, dinanzi alla prospettiva-scudetto, nonché di chiedere la conferma di Mertens al presidente nonostante un impiego a singhiozzo. A proposito di De Laurentiis: di recente ha dichiarato che l'obiettivo era il ritorno in Champions e che la suggestione scudetto ha ingolosito soltanto l'ambiente strada facendo. E ancora, lunedì in Comune: «Spalletti è un allenatore formidabile e un uomo serio, anche questa volta ho fatto centro. Qui non ha ancora una casa, vive in albergo: è lui che prima deve sentirsi Partenope nella testa e nell'anima, poi non ne potrà più fare a meno. Ha un contratto di due anni che posso portare a tre: lasciamolo lavorare e ambientare». Tra i due, insomma, il rapporto è in evoluzione. Anche sul mercato e i rinnovi: la conferma di Ospina auspicata dall'allenatore, tanto per fare un esempio, è stata oggetto di confronto.  

Meret e la cena con il Napoli

Ieri sera, nel frattempo, il presidente ha invitato tutti a cena nell'ormai abituale cornice di Pozzuoli: il solito albergo delle serate terapeutiche post Empoli. In occasione dell'allenamento, invece, il ds Giuntoli ha incontrato Federico Pastorello, manager di Meret: per rinnovare, Alex chiede garanzie. Le parti si aggiorneranno a fine campionato. 


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