Koulibaly a sostegno di Gueye: “Le tue scelte vanno rispettate”

Il difensore senegalese del Napoli interviene a favore del connazionale dopo le polemiche che l'hanno travolto al Psg
Koulibaly a sostegno di Gueye: “Le tue scelte vanno rispettate”© LAPRESSE
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Kalidou Koulibaly entra in tackle per difendere un suo compagno di nazionale, ossia il senegalese Idrissa Gueye, travolto da un caso al Paris Saint Germain, con cui non è sceso in campo nell'ultima partita contro il Montpellier. Il difensore del Napoli ha utilizzato Instagram per schierarsi al fianco del 'fratello'.

Koulibaly: “Sii forte, fratello”

Andiamo a ripercorrere la polemica. Il centrocampista del Psg non è sceso in campo nell'ultima di Ligue 1. Non c'è nulla di ufficiale, ma gli indizi sembrano portare tutti a un rifiuto da parte di Gueye di indossare la maglia con i colori dell'arcobaleno, a sostegno della comunità Lgbt. L'anno scorso, il senegalese nella giornata contro l'omofobia di nuovo non scese in campo, adducendo l'episodio a una gastroenterite. A sua difesa, oggi, si è schierato decisamente Koulibaly che, in una storia su Instagram, ha scritto: “Le tue scelte devono essere rispettate e non interpretate! Sii forte, fratello”. Libertà di scelta, insomma. Koulibaly, com'è sua abitudine quando è in campo, cerca di parare gli attacchi.

Gueye: con lui anche il Presidente del Senegal e altri due nazionali

E' il caso di dire che la vicenda Gueye è diventata di Stato. Oltre a Koulibaly, altri due compagni della nazionale senegalese hanno preso le sue parti. Si tratta di Cheikhou Kouyatè, del Crystal Palace, e di Ismaila Sarr, del Watford. Lo fa sapere il Daily Mail. Il primo ha postato una foto insieme a Gueye, con l'emoticon di un pugno, tre cuori e le parole “100%”; il secondo ha postato una foto con il compagno, definendolo “un vero uomo” e aggiungendo che “ti supportiamo con tutto il cuore, fratello”. Ma As riporta anche l'appoggio da parte del presidente del Senegal, Macky Sall, che ha utilizzato Twitter: “Io sostengo Idrissa Gana Gueye. Le sue convinzioni religiose devono essere rispettate”. Molti, invece, i francesi prima e i tifosi dagli altri Paesi poi che hanno stigmatizzato il comportamento del giocatore.


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