Napoli, addio a Giorgio Vitali: il ds che sfiorò l'ingaggio di Paolo Rossi

L'esperto dirigente è morto a 83 anni. Nel club azzurro ha lavorato per tre anni, dal 1977 al 1980, realizzando acquisti importanti ed andando vicino a portare al San Paolo il futuro campione del mondo
Napoli, addio a Giorgio Vitali: il ds che sfiorò l'ingaggio di Paolo Rossi© ANSA
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Il mondo del calcio piange la scomparsa di uno dei decani della professione di direttore sportivo. È infatti venuto a mancare nella notte di domenica Giorgio Vitali, tra i più apprezzati uomini-mercato del calcio italiano tra gli anni '70 e i '90.

Napoli, Vitali e la trattativa sfumata per Paolo Rossi

Vitali, che avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 19 giugno, ha legato tre anni della propria carriera al Napoli, dove ha lavorato tra il 1977 e il 1980. Per il club azzurro sono state stagioni soddisfacenti, con due sesti e un 10° posto in Serie A, ma soprattutto la valorizzazione di alcuni giocatori il cui arrivo a Napoli è legato proprio a intuizioni di Vitali, come Luciano Castellini, arrivato al San Paolo nel 1978 e rimasto per sei stagioni, e Oscar Damiani, sfiorando anche nel 1979 l'ingaggio di Paolo Rossi, l'anno dopo l'esplosione del futuro "Pablito" al Mondiale d'Argentina. Un affare saltato tra le polemiche, legate alle elevate cifre messe sul piatto da Ferlaino. Vitali arrivò a Napoli in contemporanea con l'allenatore Gianni Di Marzio, scomparso nei mesi scorsi, rimasto sulla panchina azzurra fino a metà della stagione successiva, venendo poi sostituito da Luis Vinicio.

Vitali, gli anni all'Atalanta con Percassi e nel Monza prima di Berlusconi

L'esperto dirigente ha lavorato in carriera anche per Cesena, Genoa, Parma, Torino e Atalanta, club nel quale ha svolto il ruolo di ds tra il 1989 e il '94, sotto la gestione Percassi, favorendo l'arrivo a Bergamo di Mino Favini come capo del settore giovanile. Importanti anche l'esperienza di Monza, dove Vitali ha collaborato con la proprietà Colombo negli anni della ripartenza dalla Serie D, prima dell'avvento della famiglia Berlusconi, e poi come osservatore per il Milan.


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