Napoli, Di Lello: "Follia differenziare discriminazione razziale e territoriale"

Il procuratore aggiunto della Figc dopo i fatti di La Spezia: "Bisogna avere più coraggio nel fare sanzioni che imepdiscano fenomeni del genere"
Napoli, Di Lello: "Follia differenziare discriminazione razziale e territoriale"© ANSA
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NAPOLI - A Radio Marte, è intervenuto Marco Di Lello, procuratore aggiunto della FIGC. Ecco le sue parole: “Essendo un tesserato della Federcalcio devo attenermi ad alcune regole, occorre intervenire sul piano normative ed evitare determinati comportamenti. Se noi andiamo a sanzionare, in questo caso, lo Spezia è giusto che sia responsabile della follia di una frangia di tifosi. Diciamo spesso che la mamma dei cretini è sempre incinta, è capitato molte volte quest’anno che si sia risolto con una multa e abbiamo visto che è inutile. Mi preoccupa che ci sia una giurisprudenza che va a differenziare se la discriminazione è razziale o territoriale. È una follia che quella territoriale, che i napoletani subiscono praticamente sempre, venga considerata inferiore a quella razziale. Bisogna avere più coraggio nel fare sanzioni che cerchino di impedire fenomeni del genere".

Di Lello: "Bisogna avere il coraggio di aumentare i Daspo"

"Con tutti gli strumenti che oggi ci sono a disposizione, posti numerati e telecamere, bisogna avere la forza di aumentare il Daspo. Tre o cinque anni non bastano, meritano di restare per sempre fuori dagli stadi italiani, se la società non fa quello che è giusto fare bisogna immaginare delle sanzioni più gravi. Ci sono 2 o 3 uomini della federcalcio sul posto per controllare quello che succede che a fine gara fanno una relazione in merito ai comportamenti delle tifoserie. Se gli ispettori della procura valuteranno i tifosi del Napoli colpevoli, è ipotizzabile anche una multa per il Napoli. Ci vuole una maggiore assunzione di responsabilità da parte di tutti”.


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