Se ne va Mertens, l’idolo dei tifosi: il Napoli cambia volto

E’ stata una meravigliosa avventura per l’asso belga che saluta da primo marcatore della storia azzurra
Stagione 2021-2022 - 13 gol© LAPRESSE
Massimiliano Gallo
2 min

Prima Insigne, poi Mertens. Il Napoli sta veramente cambiando volto. Ormai sono trascorsi quattro anni dall'ultima stagione di Sarri che portò gli azzurri a 91 punti, a un passo dalla conquista dello scudetto. Traguardo sfiorato anche quest'anno con Spalletti alla guida. Che ha abilmente guidato la squadra con due dei suoi uomini più importanti all'ultimo anno di contratto. Sempre rincorso dai fantasmi di Totti e Icardi, il tecnico di Certaldo non ha avuto alcun problema con Insigne e qualche polemica finale con Mertens proprio sullo scudetto mancato. Ma nulla di paragonabile alla fama di mangiacapitani che da sempre avvolge Spalletti.

Nove stagioni

Mertens lascia Napoli dopo nove stagioni. Arrivò da esterno, con Benitez. Cominciò da riserva di Insigne. Seppe attendere tre anni la sua occasione. Il destino ci mette lo zampino, poi però devi essere bravo a saper approfittarne. Uno dopo l'altro, Mertens vide sparire tutti i centravanti: Higuain andò alla Juventus; il suo sostituto, Milik, si infortunò; Gabbiadini non la beccava mai e venne persino espulso. Per dirla alla Ornella Vanoni: “Proviamo anche con Dio, non si sa mai”. E fu l'inizio di una meravigliosa avventura. Mertens saluta da capocannoniere della storia del Napoli con 148 gol. E da idolo dei tifosi. Non male per un fiammingo che arrivò per essere un buon panchinaro.


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