Napoli, l’indagine non cambia il mercato: le mosse di De Laurentiis

L’affare Osimhen non modifica le strategie azzurre per rinforzare la squadra di Spalletti
Napoli, l’indagine non cambia il mercato: le mosse di De Laurentiis© ANSA
Antonio Giordano
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Quando a Los Angeles è ancora notte, e dunque la città dorme, Aurelio De Laurentiis viene svegliato da una telefonata dall’Italia: l’affare-Osimhen diventa un intrigo internazionale, che agita la Procura della Repubblica di Napoli, i magistrati di Lilla e la Guardia di Finanza italiana. Un blitz a Castel Volturno, uno alla Filmauro, per prendere il carteggio necessario - incluso il contratto di trasferimento di Osimhen - e poi il via all’indagine della Procura di Napoli: per De Laurentiis, sua moglie Jacqueline, suo figlio Edo, sua figlia Valentina e l’ad Chiavelli, iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di falso in bilancio. La storia è nota: Osimhen è stato acquistato dal Napoli due anni fa, valutazione 70 milioni; e al Lilla sono andati in quattro - Karnezis più tre giovani, Manzi, Liguori e Palmieri - valutazione 20 milioni. Per la Procura, i conti non tornano. Il Napoli è già stato indagato dalla Procura della Figc e poi assolto dalla Giustizia Sportiva.

Una partita diversa

Comincia una partita diversa, per il Napoli e per Adl, che strategicamente non cambia il proprio mercato. Aspetta Deulofeu, studia Nandez, deve decidere su Mertens, capire cosa voglia fare Ospina. Poi intervenire nel caso in cui la Premier gli porti via Fabian Ruiz. Ma le due strade sono separate: da una parte, la parola agli avvocati; dall’altra, alle idee.


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