Calciomercato Napoli, Giuntoli pronto: Ostigard e Milenkovic se parte Koulibaly

L’arrivo dell’ex genoano è ormai vicino, ma Leo ha bisogno di un partner: il serbo diventa il primo della lista, piacciono anche Senesi e Kim
Leo Ostigard© Getty Images
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Nel giorno della rivoluzione del mercato dei difensori, il ds Giuntoli attende. Attende di mettere a posto gli ultimi dettagli che lo separano dal terzo colpo: un difensore, appunto. Un norvegese cresciuto nel mito di Fabio Cannavaro - un napoletano, un'icona mondiale - che ha deciso di tingere le sue speranze d'azzurro prima ancora della chiusura dell'affare: Leo Skiri Ostigard. A meno di clamorose inversioni di tendenza o di altri guizzi del Brighton: le carte erano già in ordine sul tavolo ma poi, al cospetto di un'offerta più vantaggiosa del Torino, gli inglesi le hanno mescolate; salvo poi scontrarsi con il rifiuto di Leo. Sì: lui vuole soltanto il Napoli e il Napoli lo ha scelto già da tempo. In largo anticipo rispetto alla concorrenza: Giuntoli è stato anche a Londra, di recente, e ha incontrato più volte il suo manager, Jim Solbakken: l'accordo è totale e Ostigard resta in attesa di raggiungere la squadra magari già a Dimaro. E poi? Beh, in attesa che la vicenda delle vicende prenda una piega definitiva, e dunque Koulibaly chiarisca il suo destino, si valutano alternative eventuali: da Milenkovic della Fiorentina - che però è in orbita Inter -, a Senesi del Feyenoord e Kim Min-Jae del Fenerbahce.

I dettagli

E allora, c'era un senegalese e poi un norvegese: Ostigard. Il Napoli, di questi tempi, s'è dedicato prevalentemente alla difesa: il rinnovo di Kalidou, certo, e poi la copertura del buco creato nella rosa dal rientro di Tuanzebe al Manchester United. Quarto centrale cercasi; o meglio, già trovato: Leo, ovviamente, un tipo molto interessante che il ds Giuntoli ha soffiato alla concorrenza nel corso della sua breve esperienza al Genoa. In prestito da gennaio a giugno: incontri, chiacchierate, la sfida del Maradona e poi l'affondo, la chiusura al volo. Sì, con il giocatore e il suo manager Solbakken la storia è confezionata a dovere: armonia totale. Tale che Leo ha rifiutato qualsiasi alternativa nonostante l'insistenza del Brighton, il club proprietario del cartellino che a un certo punto aveva deciso di venderlo al Torino. Cosa manca? Davvero dettagli, a questo punto: pochi passi e poi sarà champagne.

In difesa

Il dubbio-Koulibaly, nel frattempo, è una mannaia che non può essere ignorata: se non firmerà il rinnovo e il Chelsea, il Barça o il Psg recapiteranno un'offerta ritenuta soddisfacente, alla fine le strade si separeranno. E Giuntoli dovrà guardare altrove: Milenkovic è un serbo grande e grosso di 24 anni, un formidabile colpitore di testa che del campionato italiano conosce pieghe e segreti carpiti con la Fiorentina, ma piace a tanti (Inter in testa). E ancora: l'argentino Senesi è un vecchio pallino del ds azzurro, ha 25 anni e gioca sempre nel Feyenoord. E ancora: ha 25 anni anche Kim Min-jae, gigante coreano del Fenerbahce già seguito a gennaio. Idee. Per forza di cose. In uscita, la pista più concreta porta a Petagna: il Monza è in pressing, ma l'accordo con il Napoli non è ancora stato definito.


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