DIMARO FOLGARIDA - Il K2 sulle Dolomiti non è soltanto un gioco di parole, bensì è un appuntamento: il Napoli aspetta Kalidou Koulibaly a Dimaro, in ritiro, tra lunedì e martedì. Come tutti gli altri nazionali e guarda caso proprio quando è atteso anche De Laurentiis. Che coincidenza. Una fatalità da sfruttare, da capitalizzare magari con una bella chiacchierata tra presidente e capitano all’hotel Rosatti, lo storico quartier generale della squadra. Quasi due vecchi amici, sì, e senza neanche dare all’incontro l’accezione ufficiale, formale e se vogliamo anche un po’ pesante di faccia a faccia. Di riunione di mercato. Certo il tema è quello che è, proprio come i contorni di una situazione che negli ultimi giorni ha preso una piega delicatissima: DeLa ha offerto un rinnovo faraonico da 6 milioni di euro netti per i prossimi cinque anni, garantendogli lo stesso stipendio dell’ultimo contratto in scadenza nel 2023, e Kalidou ha declinato. E non per la corte della Juve: di andare a Torino non ha intenzione e del resto il Napoli non intende neanche trattare. Neanche ascoltare. Sullo sfondo, però, ci sono il Chelsea e il Barça, e ciò significa che il rischio di una cessione esiste; resiste. A patto che l’offerta sia quella giusta: altrimenti, andrà in scena l’ultima stagione azzurra a scadenza. Quanti argomenti, che lunga chiacchierata li aspetta. A voi.
La convocazione
E allora, come da copione: Koulibaly e tutti gli altri reduci delle Nazionali che ieri non sono arrivati in Trentino con il gruppo sono attesi a Dimaro tra lunedì e martedì. La società non ha fornito dettagli più precisi su nomi e date, nel senso che tutto dipende dai rispettivi piani di volo, dalle coincidenze e storie di questo tipo, però Kalidou e compagni sono annunciati all’inizio della prossima settimana. Con tutto il rispetto nei confronti dei colleghi, alfieri di prim’ordine e protagonisti della squadra che sin da oggi nascerà attraverso il lavoro, va da sé che l’arrivo di KK sia accompagnato da una curiosità e da una serie di significati infiniti: è il nuovo capitano, del resto; è un totem, il leader designato da Spalletti ed è l’ultimo idolo del popolo azzurro dopo i saluti di Mertens (soprattutto) e Insigne. Più che una convocazione sembra quasi un’apparizione.
Lui &ADL
Anche De Laurentiis è atteso a inizio settimana: il presidente scalerà le montagne del Trentino dopo un periodo a Los Angeles, in California, e ciò significa che ci sarà anche lui a dare il benvenuto al capitano. O viceversa, certo: dipende da chi farà prima. E poi, dicevamo, le formalità sono bandite: l’importante è parlarsi chiaro, dirsi le cose come stanno e poi decidere per il bene e la soddisfazione di tutti. Fermo restando un punto di partenza: la valutazione di Koulibaly è 40 milioni di euro e i club interessati come Chelsea e Barça lo hanno appreso direttamente dal suo manager. Fali Ramadani. Che con DeLa ha dialogato in questi giorni di proposte indecenti di rinnovo ma che difficilmente, molto difficilmente farà capolino a Dimaro.
Le catene
Ecco perché il confronto tra l’uomo Aurelio e l’uomo Kalidou sarà fondamentale, imprescindibile: lo attendono i tifosi, i compagni di squadra e più di tutti un signore di nome Luciano. Spalletti. L’allenatore che ha incoronato il leader, “uno speciale” per dirlo con le sue parole, e che da un po’, davvero un bel po’ guarda preoccupato il film degli eventi. Le catene, quelle famose che un anno fa riuscirono a trattenere Koulibaly, sono sempre in valigia. Ma il tempo passa e la ruggine è impietosa. E il sospetto che possano spezzarsi comincia a serpeggiare.