Napoli, Kim show con il brivido: lo chiamano "The Monster"

Avviso agli attaccanti della serie A: il difensore coreano, appena arrivato in azzurro, sa come farsi rispettare: il povero Osimhen se n’è accorto subito…
Napoli, Kim show con il brivido: lo chiamano "The Monster"© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
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CASTEL DI SANGRO - Avviso ai naviganti delle aree di rigore d'Italia e di Champions: Kim Minjae detto the Monster, il nuovo difensore del Napoli che ieri si è allenato per la prima volta allo stadio Patini di Castel di Sangro al cospetto di un migliaio di spettatori entusiasti, è un bulldozer. Chiedere a Osimhen, mica un fuscello, che a un certo punto nel corso delle prove tattiche s'è visto arrivare addosso questo gigante di un metro e novanta per novanta chili di muscoli. Risultato: contrasto, pestone casuale e arrivederci. Un 44,5 contro un 46,5: piedone il coreano contro piedone il nigeriano. Ahia. Via gli scarpini, un po' di spray, una mezzoretta di ghiaccio e tutto passa: Osi rientra in campo, pronto a ricominciare, ma prima di giocare abbraccia Kim. E sono applausi. Chissà come si traduce nella sua lingua: il buongiorno si vede dal mattino. Cioè dal primo contrasto.

Kim, l’esibizione

E allora, il debutto di Minjae. Il primo allenamento a porte aperte al cospetto di un popolo di tifosi che gradualmente dovrà abituarsi all'assenza di Koulibaly e di conseguenza ad amare the Monster. Il Mostro. Un soprannome un po' inquietante, a dire il vero, che però stride con il sorriso affabile e lo spirito di questo colosso di 25 anni che mercoledì sera, dopo l'amichevole con l'Adana, ha compiuto il rituale di iniziazione del gruppo: cantare in pubblico, a cena. Il brano? Fin troppo facile: a grande richiesta Gangnam Style, successo del rapper coreano Psy. Con tanto di coreografia e balletto. Uno spettacolo. Uno show che il Napoli, e tanti compagni di squadra, hanno diffuso in tempo reale attraverso ai social. Risate e applausi.

Kim e Osimhen

Ieri, però, Kim ha cominciato a fare sul serio in campo: il lavoro gradualmente più intenso, perché c'è un bel po' di terreno da recuperare dopo il periodo trascorso in Portogallo in attesa della definizione dell'affare con il Fenerbahçe e con i suoi agenti, e anche il primo addestramento tattico. Con tanto di partitella e piccolo imprevisto: il famoso contrasto con Osimhen di cui sopra. Il classico pestone che ha costretto l'attaccante a fermarsi: piede destro indolenzito, via gli scarpini e giù di spray. Nulla di grave, comunque: Osi raggiunge la panchina camminando senza l'ausilio dello staff medico e poi, dopo un controllo volante e una dose di ghiaccio, torna a lavorare serenamente con i compagni. E a segnare: un paio di gol proprio con il destro e la solita guerra sportiva che scalda il popolo azzurro di Castel di Sangro. E prima ancora, l'altra immagine clou della giornata: Victor rientra e si dirige verso Kim, gli spiega la dinamica dell'impatto fortuito che è un classico delle storie di campo e poi lo abbraccia. Da notare: i portieri Meret e Marfella vengono schierati come giocatori di movimento nella partitella a pressione finale. Un modo per allenarne il palleggio.

Napoli, centrodestra

Tatticamente, invece, da rilevare è la posizione che ieri Spalletti ha riconosciuto a Minjae all'interno della linea difensiva a quattro: marcatore di centrodestra con Juan Jesus al suo fianco. Sarà curioso vederlo all'opera con uno tra Rrahmani e Ostigard, destri naturali come lui nonché abituati ad occupare proprio quella posizione. Fatto sta che il tempo delle prove è cominciato. E presto entrerà nel vivo: Kim si è allenato appena due volte, mercoledì da solo e ieri in gruppo. Interamente: ottimo segno, sì. Domenica, tra l'altro, è in programma la seconda amichevole del ritiro di Castel di Sangro: ancora al Patini, con gli spagnoli del Maiorca. E ciò significa che di questo passo il gigante d'Oriente potrebbe-dovrebbe anche giocare uno spezzone. Del resto il campionato comincia a Ferragosto, mica tra un mese: il tempo stringe. E Kim scalpita: Osi confermerà.


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