Napoli da inventare attorno a Kim, Kvara e Osimhen

Fra i pali Meret o Sirigu, uno tra Zielinski e Fabian farà reparto con Lobotka e Anguissa
Napoli da inventare attorno a Kim, Kvara e Osimhen
Antonio Giordano
3 min

CASTEL VOLTURNO - Vai a capire, adesso, cosa ronza nella testa di chi è dentro ad un interrogativo gigantesco almeno quanto un campo di calcio: un allenatore, in certi casi, è costretto ad inventarsi altro, ad essere, ad esempio, anche un po’ psicologo, e mentre il pallone sta per essere sistemato al centro del campo, i pensieri più scomposti restano avvolti nel mistero. Alex Meret l’ha avvertito il clima di sfiducia che c’è intorno alla sua figura, altrimenti non sarebbe arrivato Sirigu e non sarebbero rimaste, all’orizzonte, le sagome di Navas (35) e di Kepa (quasi 28): il suo destino è legato all’evoluzione di quelle trattative che proseguono in parallelo e per Verona, Spalletti dovrà pur decidere cosa inventarsi.

Sirigu è appena arrivato a Castel Volturno, ha fatto in tempo ad annusare l’aria, però si è portato il lavoro avanti preparandosi da solo: potrebbe bastare o anche no, dipenderà dalle condizioni di Meret e dagli spifferi che arriveranno dal mercato. Il discorso vale anche per Fabian Ruiz, che è (veramente) a un niente dal Psg: la questione si può risolvere in fretta oppure leggermente più in là, perché il mercato aperto sino al primo settembre, tra le proprie storture, concede la possibilità di riflettere, però un allenatore ha il dovere di avere gente libera mentalmente. Fabian sta bene ma sta meglio Zielinski, che ha detto no al West Ham ed è deciso a giocarsi le proprie chanches nel Napoli: nel centrocampo a tre, attualmente quello probabile, gli toccherebbe il ruolo che meglio gli sta addosso, e quindi l’ipotesi che tocchi a lui va contemplata.

Dubbio. Quando ill «Bentegodi» è ancora discretamente lontano, si può pensare che Politano abbia qualche possibilità: la preoccupazione resta però almeno la tabella di avvicinamento alla partita induce a crederci, perché un «personalizzato in campo» diventa un’apertura. Il resto sembra scritto: debutta Kim al fianco di Rrahmani, Olivera resta alle spalle di Mario Rui, quindi in panchina, e la linea difensiva, con Di Lorenzo a destra che se ne andrà in giro con la fascia di capitano è fatta; in mezzo, l’affidabilità di Lobotka e di Anguissa non viene messa in dubbio, avranno solo da scoprire, come chiunque, chi sia il terzo, con Zielunski che sembra destinato a far loro compagnia; e davanti, con Osimhen che è il faro dell’attacco, ci andranno Lozano da una parte e Kvaratskhelia dall’altra, sono rapidi, capaci di garantire superiorità numerica, di fondere le loro naturali caratteristiche con quelle del nigeriano, al quale dovranno non far avvertire lo stato di isolamento. Gli occhi saranno soprattutto puntati su Kvara, che ha riempito l’estate delle amichevoli con scatti carichi di speranze: ma prima, andrà letta la formazione iniziale per capire come se la passano sia Meret che Fabian Ruiz, cosa potrà essere di entrambi. Si gioca una partita al «Bentegodi» e un’altra in prospettiva.


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