Da Hamsik a Kvaratskhelia, quando il Napoli di ADL sbanca il mercato

Il 28 giugno 2007 il Napoli è ritornato in Serie A e ha ingaggiato Marek, pagandolo 5,5 milioni al Brescia: da allora, la gestione de Laurentiis ha impresso una svolta alle strategie di mercato, puntando soprattutto su giovani di talento, sconosciuti o semisconosciuti, valorizzati e, quando l'offerta altrui si è rivelata molto allettante, ceduti al massimo del valore. In ordine di tempo, Khvicha è l'ultimo gioiello scoperto dai napoletani che hanno appena incominciato a innamorarsi di lui
Da Hamsik a Kvaratskhelia, quando il Napoli di ADL sbanca il mercato
Xavier Jacobelli
3 min

Il 6 settembre 2004, Aurelio de Laurentiis è diventato presidente del Napoli Soccer, subentrato al Napoli dopo il fallimento e la retrocessione in Serie C. Il 23 maggio 2006, dopo la promozione in Serie B, il club ha riconquistato la denominazione di Società Sportiva Calcio Napoli; il 10 giugno 2007, la squadra è ritornata in Serie A.Il 28 giugno 2007, il Napoli ha acquistato dal Brescia un giovane centrocampista slovacco, a nome Marek Hamsik, all'epoca diciannovenne (ne avrebbe compiuti venti il 27 luglio), pagando il suo cartellino 5,5 milioni di euro. Nelle sue dodici stagioni partenopee, sei delle quali da capitano, Hamsik ha disputato 520 partite (come lui nessuno mai nella storia partenopea); ha segnato 121 gol, ha vinto 2 Coppe Italia e una Supercoppa italiana, è diventato il secondo fra i calciatori stranieri più presenti in Serie A con la maglia di una sola squadra, dietro all'interista Javier Zanetti. Un invisibile, ma solidissimo filo azzurro lega Hamsik a Kvaratskhelia (costo dell'operazione: 10 milioni) quando si parla del Napoli di Aurelio de Laurentiis che sbanca il mercato, andando a prendere giocatori giovani, a volte sconosciuti o semisconosciuti, valorizzandoli al massimo. Sia nel caso in cui a Napoli siano rimasti molto a lungo sia per il tempo necessario nell'imporsi all'attenzione generale ed essere ceduti, soprattutto a cifre molto remunerative rispetto all'investimento iniziale.

Cogliendo fior da fiore in questi quindici anni trascorsi dal ritorno in A, in rigoroso ordine alfabetico e limitandoci a quelli che, al momento della firma con il Napoli, sono risultati Under 30 o Under 25, con le eccezioni di Reina e Ospina (che ne avevano 30 e ne avrebbe compiuti 31 il 31 agosto, essendo nati lo stesso giorno, ma lo spagnolo nell'82 e il colombiano nell'88: Allan, Anguissa, Behrami, Callejon, Cavani, Demme, Denis, Di Lorenzo, Gargano, Ghoulam, Inler, Jorginho, Hamsik, Higuain, Kim Min-jae, Koulibaly,Kvaratskhelia, Lavezzi, Lobotka, Lozano, Maggio, Maksimovic, Meret, Mertens, Milik, Ndombele, Olivera, Osimhen, Ospina,Ostigard, Pandev, Politano, Quagliarella, Raspadori, Reina, Rrhamani, Mario Rui, Fabian Ruiz, Simeone, Verdi, Zalayeta, Zapata, Zielinski. Sostiene Luciano Spalletti: "Kvaratshkelia è un calciatore con buone qualità, un grande professionista e un bravo ragazzo, bravissimo nell'uno contro uno. Sente tanto la pressione, sa che deve dare soddisfazioni a un pubblico esigente come quello del Napoli. Per questo, sono contento che abbia segnato nelle prime due partite di campionato". Qualcosa ci dice che quei tre gol siano soltanto l'inizio di una lunga serie: il talento di Kvicha è purissimo, il bagaglio tecnico è di prim'ordine, come dimostrano le modalità di esecuzione delle due retisegnate al Monza. Napoli ha appena incominciato a innamorarsi di lui.


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