Raspadori show, il predestinato nato per stupire Napoli

Il gol allo Spezia, il debutto super in Champions. E ora in agenda c’è un altro scherzetto al Milan
Raspadori show, il predestinato nato per stupire Napoli© Getty Images
Fabio Mandarini  
4 min

NAPOLI - La benedizione azzurra della Champions. C'era una volta il Cholito, in lacrime di gioia al Maradona con il Liverpool, e poi c'era Giacomo che planava sull'erba di Ibrox. Raspadori: esordio assoluto a 22 anni al 32' del secondo tempo della partita con i Rangers e al 40' il primo gol è già in tasca. Otto minuti per debuttare, segnare il 2-0 e sognare: well done, Jack. Ben fatto, davvero. Esattamente come la serie ravvicinata che ha avvalorato la scelta del Napoli di puntare 35 milioni sul suo talento, nonché la gestione di Spalletti: titolare e decisivo con lo Spezia; dentro in corsa e decisivo in Scozia. Due reti in cinque giorni. Le cinque giornate napoletane dello studente di Scienze Motorie più micidiale d'Italia: un anno fa, di questi tempi, raccontava in Nazionale il suo percorso accademico e la preparazione dell'esame di anatomia, uno tosto, ma difficile e ricca di soddisfazione è stata anche la notte di Glasgow: «Una serata magica... la prima in Champions», ha urlato a mezzo social. Da universitario modello, però, sa perfettamente che fino alla laurea c'è sempre un esame da superare, e in ottica azzurra il nuovo libro di testo si chiama così: Milan-Napoli, domenica a San Siro. Una cattedrale come Ibrox che lui, predestinato da grandi stadi, ha già conquistato con il Sassuolo nel 2021: entra, firma due gol e vince. Sì, lui sa come si fa: e senza Osimhen è la migliore notizia possibile. 

Debutto d’oro per Raspadori

E allora, il Jackpot. O magari la coppia di Jack: si può scegliere e scherzare con le parole, poco importa, tanto Raspadori ha dimostrato a tutti quelli che avevano legittimamente storto il naso nel corso della partita dello Spezia che lui ha preso molto seriamente un'avventura voluta a ogni costo. E anche che la vita può cambiare in un clic, con un gol. Anzi, due: sabato al Maradona in campionato l'ha decisa lui a un passo dal gong dopo una serie di errori e sbuffi e poi mercoledì con i Rangers ha messo il sigillo sulla vittoria a cinque dalla fine. Esordio pazzesco, insomma: celebrato a dovere con la squadra e con la sua famiglia e poi subito archiviato. Stop.

Che ricordi!

Da oggi a domenica, l'unico pensiero per tutti sarà il Milan. Una partita da primato, una sfida che vale quel primo posto già occupato in condominio con l'Atalanta: cose da grandi; cose che Jack ha inseguito e ottenuto nel nome del talento, dell'ambizione e del lavoro. Dei sacrifici. La sua, del resto, è una cultura in evoluzione però genuina, fatta di cose vere, quelle belle che hanno un valore assoluto e infinito: Castel Maggiore, i genitori e i nonni (a cui è legatissimo); il fratello e gli amici; la sua compagna Elisa, emiliana come lui e insieme con lui anche ora.  
Nella splendida casa di Posillipo che da quando è arrivato è diventata lo scrigno dei progetti e dei ricordi. Indimenticabile quelli del 21 aprile 2021: Milan-Sassuolo 1-2, doppietta di Raspadori.

Raspadori c’è

Sì, Giacomo a San Siro l'ha già fatta da padrone due stagioni fa: dentro al 19' del secondo tempo, sull'1-0 per i rossoneri, et voilà. Uno-due: alla prossima. Per la verità gli è andata bene anche l'anno scorso - 3-1 per il Sassuolo -, ma ora è il Napoli il centro del suo mondo e lui stesso è sempre più al centro del pianeta azzurro. Delle ambizioni di una squadra sfrontata e tenace che cresce di partita in partita insieme con lui. E anche grazie a lui. 
A Glasgow è toccato a Simeone cominciare al centro del tridente, ma la Scozia è lontana e Milano molto vicina. Più vicina a lui che al Cholito (a segno a San Siro nel 2018 con la Fiorentina). Altro giro, altra sfida tra amici. Con una certezza: l'importante è vincere. E segnare.


© RIPRODUZIONE RISERVATA