Raspadori: "A Napoli ho trovato una famiglia, Mancini è stato decisivo"

L'attaccante azzurro poi rivela: "Ho trovato compagni di grande spessore umano, sono persone perbene"
Raspadori: "A Napoli ho trovato una famiglia, Mancini è stato decisivo"© Getty Images
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Giacomo Raspadori è uno dei tanti giocatori del Napoli convocati in Nazionale da Roberto Mancini. Anche uno dei veterani, se così si può dire. Lui al momento si schermisce su questa affermazione nella conferenza stampa fatta dal ritiro azzurro: “Dobbiamo ripartire con chi è qui da più tempo, credo sia la soluzione giusta. Il lavoro è l'unica strada che si conosce per ricostruire, ci tocca lavorare e seguire con passione la nostra strada”.

Raspadori: “Preoccupati? No, c'è voglia di fare bene”

Non c'è paura nei giocatori di Mancini: “Non c'è preoccupazione ma voglia di fare bene, di esprimersi al meglio. Inghilterra e Ungheria ono due gare importanti che arrivano in un momento in cui ci sono tante partite. Dobbiamo arrivarci al meglio, soprattutto dal punto di vista fisico". Non sarà un periodo facile per l'Italia, ha detto Mancini: “Sì, saranno mesi difficili ma c'è da reagire. Dobbiamo avere entusiasmo per andare oltre, non possiamo soffermarci troppo su ciò che è stato. C'è da continuare a lavorare e tornare con quell'entusiasmo e con quella voglia di fare bene".

Raspadori e l'entusiasmo: “Non è mai mancato, ma si è spento dopo l'eliminazione”

C'è una sola strada per ritrovare entusiasmo: “Divertirsi in campo, dobbiamo giocare con grande ambizioni. Io non credo l'entusiasmo sia mancato in realtà, ma dopo un risultato così grande credo sia normale qualcosa si spenga. E' stata una nostra mancanza, un nostro difetto che ci ha portato a non raggiungere un risultato che era fondamentale".

Raspadori: “Sto vivendo tutto con equilibrio”

Secondo Mancini, Raspadori può ricoprire due ruoli: “Intanto ringrazio il mister, sentirsi dire di poter ricoprire più ruoli è un orgoglio. Per me è importante restare a disposizione della squadra, sono sempre stato generoso e spero di poter essere d'aiuto come sempre, l'impegno non mancherà mai".

Il passaggio al Napoli: “Sicuramente passare al Napoli è stato un grandissimo cambiamento, era quello che cercavo. Pur essendo giovane volevo mettermi in difficoltà, per il mio percorso era importante. Sono sempre stato un ragazzo molto ambizioso e sto vivendo tutto con equilibrio, è la cosa più importante sia dopo un successo che dopo un insuccesso".

Raspadori: “Con un attaccante vicino forse per me è meglio”

Si parla di moduli con l'Italia: “Per me con un attaccante al mio fianco forse è meglio, ma ho sempre giocato prima punta ed è una cosa che riesco a fare. Io ho avuto la fortuna di crescere in una società come il Sassuolo che mi ha dato la possibilità di sbagliare, fare esperienza mi ha portato ad avere più sicurezza in me stesso. Ho iniziato questo percorso col Napoli per seguire la mia ambizione, il consiglio che posso dare è non mettersi limiti, lavorare senza soffermarsi su ciò che non va". Precisa meglio il suo modo di giocare: “Posso restare più vicino alla porta, credo di esprimermi al meglio nella zona centrale del campo ma spesso ho giocato anche esterno e credo il mister come sempre farà le scelte migliori per il bene della squadra".

Raspadori: “Non essere al Mondiale è molto pesante”

I prossimi mesi saranno duri anche perché si guarderanno gli altri partecipare alla Coppa del mondo in Qatar: “Sarà molto pesante, è il sogno di ogni bambino quello di giocare un Mondiale con la Nazionale. Sarà un momento difficile, ma c'è da guardare oltre e costruire il nostro futuro".

Si parla molto anche dei giocatori azzurri impegnati proprio durante il voto, ma Raspadori spiega: "Probabilmente avremo la possibilità di votare e credo sarà molto importante per tutti, credo sia la cosa giusta e migliore".

Raspadori: “Le 4 panchine all'Europeo? Una grandissima opportunità”

Torna agli Europei vinti il giocatore del Napoli: “Le 4 panchine? Fu quella una grandissima opportunità che non mi sarei mai aspettato. Fin da subito ho avuto la fortuna di entrare in un gruppo speciale di cui mi sono sentito parte integrante, mi sono sentito anche io nel mio piccolo di aver fatto qualcosa di importante. A Napoli mi sto trovando davvero benissimo, posso dire di essere entrato in una famiglia con compagni con uno spessore umano davvero importante. Per un ragazzo come me che arriva da una realtà completamente diversa è importante avere questa opportunità”.

Raspadori: “Mancini decisivo nel mio passaggio al Napoli”

Mancini è stato decisivo per l'approdo di Raspadori al Napoli: “A giugno disse ai giovani di affrontare nuove sfide. Sicuramente è stato un aspetto molto importante, sentirsi dire queste parole dal ct mi ha portato ad accettare questa nuova realtà. E' stato un messaggio che è arrivato ed è stato importante per la mia scelta".

Raspadori: “Sogno una notte come Inter-Sassuolo”

Contro l'Inghilterra che partita sarà? “Sicuramente all'inizio ci sarà grande intensità, magari qualche errore tecnico, ma dobbiamo riuscire a tenere il loro ritmo".

Si gioca a San Siro, che evoca dolci ricordi: “Vivere una notte come quella di Inter-Sassuolo? Sicuramente sarebbe bello... Scendere in campo in uno stadio così prestigioso con la maglia della Nazionale, non si può fare altro che sognare qualcosa di grande. Tutti i giorni si lavora per far sì che questi sogni possano diventare realtà".

Raspadori: “Vorrei portare qui la voglia di rischiare”

Dal Napoli, in Nazionale, Raspa spera di portare? “Una delle cose principali è il coraggio di rischiare, di giocare in avanti e di essere spensierati nell'affrontare la partita. Questo può essere uno degli aspetti che ci può portare ad affrontare la partita nel migliore dei modi".

Raspadori: “Impatto con Spalletti molto buono”

L'impatto con Luciano Spalletti “è stato molto positivo. Devo ringraziare lui e il Napoli che mi hanno voluto a tutti i costi, è stato un cambiamento importante che sto affrontando cercando di mettermi a disposizione della squadra".

Gli studi proseguono parallelamente alla carriera sportiva: “Spero di laurearmi entro due anni”.


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