Napoli, anche senza Osimhen è show con Raspadori e Simeone

L’azzurro e l’argentino (due gol a testa) non sono rimasti a guardare nel periodo di assenza del nigeriano, atteso al rientro o per la partita contro l’Ajax o con la Cremonese
Napoli, anche senza Osimhen è show con Raspadori e Simeone© LAPRESSE
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Spalletti lo ha sottolineato prima del Milan: il Napoli non è Osimhen-dipendente e lo hanno dimostrato le tre vittorie messe in fila da quando è infortunato. Tre più una: con il Liverpool. Costruita però anche da Victor, micidiale nei quaranta minuti giocati fino al tradimento della coscia destra. La valutazione del signor Luciano, impeccabile alla luce di quanto è accaduto, potrebbe anche essere letta da un'altra angolazione: la squadra è prima e imbattuta in Italia e in Champions e quando tornerà il frontman dell'attacco la storia potrebbe-dovrebbe diventare ancora più interessante. Proprio così. Osi ha continuato con le terapie per smaltire la lesione al bicipite femorale anche nel deserto del centro sportivo di Castel Volturno, considerando i tre giorni di pausa concessi dopo Milano, ma da oggi ritroverà facce amiche. Facce di colleghi che, come Simeone, stanno rendendo meno problematica la sua assenza: 2 gol per il Cholito e 2 per Raspadori, impegnato con la Nazionale e atteso la prossima settimana. La data del rientro di Osimhen, invece, non è ancora stata individuata. Troppo presto per un problema che richiede 4-5 settimane. Ma un'idea, beh, esiste: nei pressi della partita con la Cremonese del 9 ottobre.  

Simeone e Raspadori ci sono

E allora, le vie dell'attacco non sono finite. Ovvero: l'infortunio di Victor, letteralmente scatenato nella prima parte della sfida con il Liverpool spaccata proprio dalle sue percussioni e dalle sue giocate fulminee, aveva seminato dubbi e spettri, fantasmi già visti di scene già vissute nelle ultime due stagioni, ma poi Jack e il Cholito hanno subito messo in chiaro una cosa: ci siamo. Sì, loro ci sono e lo hanno sottolineato con la parola chiave: il gol. Quattro in due, due ciascuno, uno in campionato e l'altro in Europa. E continuità: Raspadori aveva segnato 10 reti nell'ultima stagione con il Sassuolo, mentre Simeone ne aveva collezionate 17 con il Verona. Ottime credenziali, soprattutto al cospetto della necessità di colmare i vuoti di Insigne e Mertens: 11 gol per entrambi, alle spalle.  

Ancora di più

Da quando Osimhen s'è fermato, tra il secondo tempo con i Reds, lo Spezia, i Rangers e il Milan oltre a Jack e al Cholito hanno fatto centro anche Politano (2), Zielinski e Ndombele. La squadra, insomma, non rallenta e anzi vola. Sta volando anche senza il suo velocista, l'uomo che parte a mille all'ora e aggredisce ogni pallone seminando panico e costringendo gli avversari agli straordinari. Sì, Osi è un pericolo costante che tiene in apprensione interi reparti, e sebbene il Napoli abbia dimostrato di non soffrire di dipendenza è scontato che il suo rientro moltiplicherà le soluzioni offensive. E tattiche. Già, se tutto andrà secondo i piani, con lui dovrebbe essere tutto di più. Ancora di più.  

Napoli squadra vera

Il gruppo, nel frattempo, ha imparato a soffrire, gestire e colpire da gruppo vero. Appunto. L'idea di un unico centravanti, di un uomo solo al comando, non è mai esistita e non esiste soprattutto ora che gli attaccanti stanno graffiando con il supporto decisivo di Kvara, Politano e dei centrocampisti. Il Napoli è davvero una gran bella macchina, anche da gol: miglior attacco in campionato con l'Udinese (15 reti) e migliore anche in Champions (7). Alé. Ma la considerazione originaria ricorre: chissà con Victor dove potrà arrivare. Non resta che attendere e poi mettersi seduti a guardare: tra la Cremonese e l'Ajax, dicevamo. Non manca poi chissà quanto.  

Le condizioni di Rrahmani

A proposito di questioni fisiche. Ieri, in Kosovo, hanno parlato delle condizioni non esattamente ottimali di Rrahmani: il capitano ha lavorato a parte e potrebbe saltare la prima di Nations della sua Nazionale con l'Irlanda del Nord (sabato).


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