Napoli senza Politano: per Lozano l’occasione del rilancio

Dopo la partita in California, il Chucky deve volare subito in Italia: sabato c’è il Torino
Napoli senza Politano: per Lozano l’occasione del rilancio© BARTOLETTI
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - Il Chucky s'è messo in scia: gol con il Messico, il primo della sua stagione. E ora l'appello è completo: i vari colleghi di reparto del Napoli avevano già festeggiato e brindato - da Kvara a Osi, passando per il Cholito, Raspadori e Politano - e dunque non restava che lui. Sì, Lozano doveva interrompere il digiuno in qualche modo, in qualsiasi modo, anche lontano dall'Italia, dal campionato e dalla Champions. Doveva sbloccarsi e ci è riuscito ieri, in occasione dell'amichevole con il Perù giocata a Pasadena, negli States, e la notizia è più che mai importante per la squadra e per Spalletti soprattutto alla luce dell'assenza annunciata di Politano per un paio di settimane. Sì, Matteo ha rimediato un problema alla caviglia destra con il Milan e sabato non sarà della partita con il Torino al Maradona, la prima di un ciclo a mitraglia che a metà novembre culminerà nella lunga sosta-Mondiale. Prima di tutto, però, la maratona azzurra. Già nel pieno per Hirving: giocherà l'ultima amichevole contro la Colombia alle 4 italiane di mercoledì a Santa Clara, in California, e poi si catapulterà in Italia. Tra giovedì e venerdì, giusto in tempo. Giusto in tempo per la rifinitura verso il Toro. Tempi stretti, vero? L'importante è esserci.

Le condizioni di Lozano

E allora, la prima del Chucky. La prima danza del gol di una stagione cominciata per benino e proseguita così così: un po' per l'esplosione di Politano, in forma strepitosa e poi costretto a fermarsi sul più bello, un po' per qualche problema accusato a ridosso della trasferta di Champions con i Rangers. Un virus influenzale, per la precisione, che oltre a escluderlo dai convocati per Glasgow lo ha evidentemente debilitato: tanto che Spalletti lo ha prima spedito in panchina a San Siro e poi, al momento dell'infortunio di Matteo, ha scelto Zerbin. Accendendo, evidentemente, gli spiriti di Lozano: il video della sua uscita dal campo con accenno di polemica nei confronti di Domenichini, il vice del signor Luciano che a Milano lo ha sostituito in sella per la squalifica del boss, ha fatto il giro del web.

Napoli, il partito degli eletti

Tocca a Lozano

Un episodio aperto e chiuso così, come una parentesi; come una macchiolina impercettibile su una camicia bianca immacolata da indossare sotto lo smoking richiesto dal primo posto. Tutto dimenticato? Ma sì. Ma ora c'è da correre, c'è da giocare per due e anche per tre: il Napoli è imbattuto ovunque, in Italia e in Europa, e sabato con il Torino la candidatura di Lozano regge. Sì. Però tutto dipende dalle condizioni in cui rientrerà dagli States: il morale sarà sicuramente migliorato dopo il gol con il Perù, un altro nazionale dopo quelli di Raspadori e Kvara, ma resteranno la fatica della seconda amichevole di mercoledì con la Colombia, il jet lag e le tossine di un viaggio Stati Uniti-Italia che difficilmente gli permetterà di presentarsi in campo giovedì. Il clou, insomma, dovrebbe andare in scena venerdì, giorno della rifinitura prima del Toro e di una nuova sfida con Zerbin per un posto nel tridente. Il Napoli che sogna ha bisogno di tutti, tutti. Figuriamoci di uno come Lozano.


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