"Il Napoli è un mix tra Liverpool e City": le parole al miele di un ex

Alberto Bigon, tecnico del secondo scudetto degli azzurri nel 1990, esalta il gioco della squadra di Spalletti, dominatrice in Italia e in Champions League
"Il Napoli è un mix tra Liverpool e City": le parole al miele di un ex© FOTO MOSCA
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Il calcio italiano festeggia i 75 anni di Albertino Bigon, uno dei calciatori più forti e moderni della propria generazione e poi allenatore di successo. Falso centravanti ante-litteram nel Milan di Nils Liedholm che nel 1979 conquistò lo scudetto della stella, Bigon è stato poi l’allenatore del secondo scudetto del Napoli, prima di consacrarsi anche all’estero vincendo il campionato svizzero con il Sion e greco con l’Olympiacos.

Bigon tra scaramanzia e ottimismo: "Il Napoli è stellare"

Nella corsa allo scudetto 2022 il cuore di Bigon non può che essere diviso proprio tra Milan e Napoli, ma intervenendo a Radio Uno nel corso di 'Radio Anch’io Lo Sport' il tecnico campione d’Italia alla guida degli azzurri nel 1990 si è soffermato sullo splendido momento vissuto dalla squadra di Spalletti, senza sottrarsi su un parallelo con il gruppo del secondo tricolore di 32 anni fa: “Attualmente stiamo vedendo un Napoli stellare, all'altezza del 'nostro', che ebbe un inizio di stagione difficile perché i sudamericani arrivarono dopo le prime cinque giornate, eppure conquistammo nove punti su dieci. Il tempo dirà chi ha fatto meglio". "Ho sensazioni positive, credo che questa società abbia tutti i numeri e le capacità  e l'esperienza per portare in fondo questa avventura - ha aggiunto Bigon, senza poi negarsi un pizzico di scaramanzia che fa intuire da quale parte vada il proprio favore nella lotta al titolo - Quella parola non la dirò, ma i presupposti ci sono, anche perché i nuovi acquisti hanno portato una grande fame di successi che ha fatto da traino a tutto il gruppo”.

Bigon incorona il napoli: "Spalletti unisce il gioco di Guardiola e Klopp"

Da ex allenatore, poi, Bigon si è soffermato sulle qualità tecnico-tattiche del gioco del Napoli, paragonandolo a quello dei top club europei: "Cè chi apprezza di più il gioco del Liverpool e chi il gioco del Manchester City: mi pare che il Napoli riesca a mettere insieme queste due filosofie di gioco, la palla lunga e il fraseggio e per questo sta riducendo il gap con le altre. Con Lobotka la squadra può contare su un principino del palleggio e delle geometrie a centrocampo. Davanti con la rapidità, la potenza, la leggerezza straordinarie di Osimhen e Kvaratskhelia possono contare tranquillamente sui lanci lunghi".

I rimpianti di Bigon: "L'eliminazione contro lo Spartak brucia ancora"

Infine un altro parallelo con il Napoli del 1990, sul piano difensivo, con tanto di rimpianti per la cavalcata in Coppa dei Campioni, arrestatasi dopo i rigori nella famosa notte di Mosca contro lo Spartak e della partita "a metà" di Maradona: "L’andamento casalingo è stato straordinario ai miei tempi, penso sia ancora un record di non aver mai perso e aver ottenuto un solo pareggio (si tratta in effetti del record per i tornei a 18 squadre con i due punti a vittoria, condiviso con il Bologna 1932 e la Juventus 1933, ndr). Ma il Napoli di oggi ha voglia di arrivare fino in fondo e spero ce la possa fare. Mi resta il rammarico di non aver potuto giocare la Coppa dei Campioni con la formula attuale, uscimmo subito contro lo Spartak Mosca senza neppure subire un gol, ma anche senza segnarne a causa dell'assenza di Careca e dell'impiego a mezzo servizio di Maradona".


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