La lezione georgiana a chi ha rubato la maglia di Kvaratskhelia

"Cari napoletani, non dovete scusarvi per questo incidente. Ieri fu un giorno così bello che un incidente del genere non può rovinarlo. Cose del genere a volte accadono. Nessuno può mettere in ombra i tifosi del Napoli che sono grandi". Il post del giornalista e traduttore georgiano Kakha Dgebuadze è la migliore risposta al ladro che ha sottratto la maglia lanciata da Kvara ai connazionali sugli spalti del Maradona. E il campione ha deciso di regalare non una, ma due sue maglie ai suoi connazionali. Tanto di cappello.
La lezione georgiana a chi ha rubato la maglia di Kvaratskhelia© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
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La macchia bianca e rossa nel settore inferiore della Curva A, stadio Diego Armando Maradona, era inconfondibilmente georgiana, sabato, in occasione di Napoli-Sassuolo. La bandiera delle Cinque Croci le sciarpe le t-shirt indossate dai tifosi di Kvara sono entrate stabilmente nelle immagini che arrivano dal Teatro della Felicità, reso tale dal Napoli Alieno, come l'ha felicemente ribattezzato il Corriere dello Sport. I connazionali di Kvicha sugli spalti appartengono alla parrocchia di Sant'Ilia in Borjomi, (pronuncia Bogioni), cittadina di diecimila abitanti nella Georgia Centrale, famosa per le sue acque minerali, esportate in quaranta Paesi del mondo. Prima e durante la partita, l'accoglienza dei sostenitori napoletani non sarebbe potuta essere più calorosa e amicale. Così, quando Kvaratskhelia, al termine della gara ha lanciato la maglia ai suoi connazionali, potete immaginarne l'entusiasmo, guastato dal fenomeno che ha pensato bene di accaparrarsela, strappandola ai fan e scappando verso l'uscita.

Forte è l'indignazione per un gesto urticante che Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde e lo speaker radiofonico Gianni Simioli hanno subito denunciato sui social: "Quanto accaduto allo stadio Maradona è davvero vergognoso. Abbiamo inviato le immagini in nostro possesso alle autorità: il volto dell'uomo è ben visibile. Chiediamo venga identificato e che sia disposto per lui un lungo Daspo. Certa gente che offende i valori dello sport, il rispetto, la lealtà, la condivisione non merita di frequentare il nostro stadio". Parole sante. Altrettanto significative quelle pronunciate da Kakha Dgebuadze, giornalista e traduttore georgiano: "Cari napoletani, non dovete scusarvi per questo incidente. Ieri fu un giorno così bello che un incidente del genere non può rovinarlo. Cose del genere a volte accadono. Anche questo ragazzo l'ha fatto per amore di Kvara. Nessuno può mettere in ombra i tifosi del Napoli che sono grandi". Tanto di cappello. A Dgebuadze e a Kvaratskhelia il quale, stamane, d'intesa con il papà, ha deciso di regalare non una, ma due maglie: una al tifoso georgiano cui era indirizzata allo stadio e un'altra, all'associazione della parrocchia di Sant'Ilia. Che ha fatto sapere: "Siamo felici comunque".


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