Archiviata la prima sconfitta stagionale subita in Champions League contro il Liverpool, indolore per l’esito del girone, il Napoli riprende subito la marcia in campionato per affrontare l’Atalanta, avversaria dell'ultima trasferta del 2022, prima dei due turni casalinghi contro Empoli e Udinese che precederanno la lunga sosta per i Mondiali.
Spalletti: "Più forti dopo Liverpool, ma attenzione all'Atalanta"
Il calendario mette di fronte alla squadra di Luciano Spalletti la prima inseguitrice, distante cinque punti. Per gli azzurri è l’occasione migliore per ripartire e per allungare ulteriormente il passo, approfittando degli scontri diretti in programma nella giornata, dopo l’allungo dello scorso turno favorito dalla sconfitta del Milan a Torino. Spalletti ha presentato la gara del Gewiss Stadium in conferenza stampa, mettendo in guardia il gruppo sui pericoli che possono arrivare dai bergamaschi, ma promuovendo anche la prestazione offerta dalla squadra a Liverpool: “L’Atalanta ha ottimi giocatori e un ottimo collettivo. Dovremo andare là con la consapevolezza di essere forti e da Liverpool siamo tornati proprio con questa idea. Servirà qualità e forza fisica oltre alla capacità di interpretare i vari momenti della partita, anche perché Gasperini è un veterano di quelli terribili e lo si capisce dal come è cambiata la sua squadra: adesso segnano meno e subicono meno, ma dal punto di vista della caparbietà è sempre la stessa Atalanta, una squadra che ha centimetri, corsa e qualità. Dovremo essere alla loro altezza sotto questi aspetti".
Sorteggio Champions, Spalletti non ha paura: "Non vogliamo partite facili"
Gli altri temi d'attualità sono la possibile avversaria agli ottavi di Champions e l'ormai imminente pausa del campionato. Spalletti mostra l'orgoglio e la consapevolezza che il gruppo ha saputo costruirsi in questi tre mesi di stagione: "Dire la squadra che vorremmo affrontare è un giochino sbagliato perché bisogna sempre passare dalla convinzione di mettere qualità nelle partite. Noi non vogliamo giocare gare facili, vogliamo partite difficili ed avere la forza per affrontarle. La sosta ci sarà per tutti e andrà superata, c’è chi avrà più giocatori al Mondiale e chi meno, ma bisognerà vedere la condizione al rientro come sarà. Si dovranno fare valutazioni individuali. Noi non temiamo nulla, abbiamo una squadra formata da calciatori che sono professionisti al 100%".
Spalletti: "Dopo Liverpool ho visto facce tristi: sono contento"
Il tecnico toscano è poi tornato sulla gara di Anfield, tracciando un parallelo tra il Liverpool e l'Atalanta: "Io avevo timore della gara di Anfield, c'ero già stato e il Liverpool è proprio una delle squadre che guardiamo di continuo perché dà l'idea di dove sta andando il calcio. I ragazzi l’hanno giocata bene, ma negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa pagando, ma solo per la tranquillità del risultato ormai guadagnato, quello del primo posto nel girone. La cosa che mi è piaciuta è che nel viaggio di ritorno nessuno festeggiava il primo posto, i ragazzi erano delusi per la sconfitta pur avendo giocato bene: questo è il segnale della mentalità della squadra e del fatto che possiamo arrivare al livello delle grandissime. Quello di Bergamo sarà un test simile perché anche lì c'è stadio, la qualità dell’avversario e un gioco che possono crearci problemi: superarlo sarebbe la conferma dei passi in avanti che abbiamo fatto. Sono tranquillo perché la squadra si è allenata molto bene anche ieri".
Napoli, Spalletti e il turnover
Infine una risposta precisa a chi osserva che il Napoli faccia poco turnover nelle partite che contano di più. Spalletti spiega citando la profondità della rosa e alcuni elementi fin qui poco impiegati: "La squadra va bene, alcuni sono sempre al top e fino a quando non c'è l'urgenza in alcuni ruoli è giusto non esagerare con il turnover, anche se mi dispiace per chi ha giocato poco. Penso a Zanoli o a Demme, che è l’ideale vice Lobotka, per far girare palla nello stretto e per la frequenza del palleggio nella è quello più adatto. A Ndmbele mancava il ritmo gara ma nell'ultima partita ha fatto vedere cose nuove, anche lui può giocare come play così come Gaetano: tutti mi dicono che deve stare più avanti per l'evidente qualità, ma a me piacerebbe vederlo lì a far girare palla perché ha le qualità”.