Napoli, dieci tweet dopo dieci vittorie: tutti i motivi per sognare

Gli azzurri chiuderanno il 2022 in testa alla classifica. Scopriamo perché i tifosi possono crederci
Napoli, dieci tweet dopo dieci vittorie: tutti i motivi per sognare© FOTO MOSCA
Pasquale Salvione
5 min

Il Napoli Campione dell’anno non ha limiti. Spalletti chiuderà il 2022 in testa alla classifica e potrà godersi un Natale in Paradiso, sarà come essere dentro un cinepanettone che forse nemmeno De Laurentiis si aspettava di vedere. In dieci tweet i motivi per cui i tifosi possono sognare.

1) Numeri da paura

I numeri del Napoli fanno paura: 12 vittorie (10 di fila) e 2 pareggi in 14 partite. La Juve dei record di Conte (quella che chiuse il campionato con 102 punti) alla 14ª giornata era arrivata a quota 37.

2) Le vittorie negli scontri diretti

Fuori casa il Napoli ha vinto 6 partite su 7, ma quattro di queste vittorie sono arrivate in scontri diretti. Spalletti ha sbancato due volte l’Olimpico (2-1 alla Lazio e 1-0 alla Roma), ha vinto a San Siro (2-1 al Milan) ed è passato anche a Bergamo (2-1 all’Atalanta).

3) La profondità della rosa

Nessuno in Italia e in Europa sta sfruttando in maniera così proficua la profondità della rosa: il Napoli è la squadra che ha segnato più gol con giocatori subentrati dalla panchina in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei, addirittura 9.

4) Solo il Psg regge il confronto

Solo un’altra squadra in Europa, quel Psg che il Napoli ha sventato al sorteggio degli ottavi di Champions, è ancora imbattuta in campionato nei maggiori cinque campionati europei.

5) Le mille soluzioni di Spalletti

Le soluzioni che ha dato Spalletti a questo Napoli sono innumerevoli: i dribbling ubriacanti di Kvara, le progressioni devastanti di Osimhen, il tiro da fuori di Politano, le accelerazioni sfiancanti di Lozano, le magie di Raspadori, il fiuto del gol di Simeone, gli inserimenti di Zielinski e Anguissa. Per gli avversari bloccare tutti diventa quasi impossibile.

6) “Kim, Kim, Kim”, anima e Corea

C’è poi un giocatore che ha conquistato i tifosi in questa prima parte di stagione, un difensore “anima e Corea”, che in campo è diventato insuperabile e si è preso la scena anche grazie alle sue esultanze virali: quando tutto il Maradona ripete a ritmo incessante “Kim, Kim, Kim, Kim, Kim” si riesce ad avere la percezione del fenomeno.

7) La qualità dei nuovi

Ovviamente non solo Kim, se il Napoli è lassù lo deve anche a tutti gli altri nuovi arrivi: parlare ancora di Kvaratskhelia è quasi superfluo, sottolineare quanto siano diventati importanti nelle rotazioni Ostigard, Olivera, Ndombele, Raspadori e Simeone è invece doveroso. Nella qualità che hanno aggiunto alla rosa c’è uno dei segreti più importanti di questo Napoli.

8) La rivincita di Meret

Ha messo a tacere scettici e critici anche Meret, il portiere di cui pochi si fidavano e che invece è diventato un altro grande protagonista dell’avvio di stagione. Ha ritrovato fiducia, para con sicurezza, usa i piedi senza tentennamenti. Puntare su di lui è stata una scelta azzeccata.

9) La crescita mentale

Rispetto al passato il Napoli sembra cresciuto anche mentalmente: la squadra è meno frenetica, molto paziente e riflessiva. Non va nel panico quando va in svantaggio, gestisce con maturità i momenti di difficoltà, riesce sempre a trovare una soluzione ai problemi che si presentano. Progressi evidentemente dovuti al grande lavoro dell’allenatore, il vero artefice di questo grande cammino.

10) La maturità dei tifosi

Di pari passo con la squadra sembrano essere più maturi anche i tifosi: erano scettici in estate, si sono fatti coinvolgere e ora si sono ripresi il loro ruolo da dodicesimo in campo. Il Maradona è praticamente sold out a ogni partita di campionato, il sogno nel cuore è sempre più grande.


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