Kvara, giorno decisivo. Ha nel mirino l’Udinese

È fermo dalla sfida di Liverpool, ieri si è recato a Castel Volturno per accorciare i tempi di recupero
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Kvara ci prova. Ci crede. Vorrebbe quantomeno tornare in panchina in occasione dell'ultima partita di campionato, e dell'anno, prima della lunga sosta per un Mondiale che la sua Georgia non disputerà. La lombalgia acuta che l'ha colpito dopo la partita di Champions con il Liverpool, giocata nove giorni fa, lo ha costretto a disertare sia la trasferta di Bergamo con l'Atalanta sia la sfida di martedì con l'Empoli al Maradona, e ora non resta che l'Udinese. Sabato, mica chissà quando: il tempo a disposizione è ristretto ma potrebbe bastare, considerando che il dolore sta gradualmente andando via. Certo non è al meglio, anzi non sta ancora bene e non può essere considerato recuperato ma ieri, oltre all'ormai classica seduta di terapie, ha intensificato un po' la tabella di lavoro personalizzato in palestra. Oggi, in occasione della ripresa degli allenamenti dopo il giorno di riposo concesso alla squadra, sarà valutato ancora: se il primo test della corsa in campo sarà superato senza problemi, allora potrebbe anche cominciare a fare qualcosa in gruppo. Si vedrà. Molto presto: al massimo entro domani.

Unica strada

E allora, da Anfield alla tribuna. Kvaratskhelia è fermo dall'ultima di Champions con il Liverpool, a causa di una lombalgia venuta fuori dopo un colpo incassato da Alexander-Arnold, e ora comincia a scalpitare. Sì, ha voglia di tornare a giocare e anche ieri, a dispetto della giornata libera concessa da Spalletti a cavallo tra i due impegni di questa settimana, s'è presentato al centro sportivo di Castel Volturno per l'ormai consueto programma articolato tra le terapie specifiche alla schiena e la palestra. Un programma seguito sin dalla scorsa settimana che, tra l'altro, è anche l'unica strada percorribile. Sui social e dintorni, in questa fase, sono state numerose le domande relative al mancato ricorso alle vecchie infiltrazioni, ma l'utilizzo del cortisone è stato vietato sin dal 1° gennaio 2022 dalla Wada (Agenzia mondiale antidoping): ormai è classificato tra le sostanze proibite. Ovvero: doping.

Test decisivo

La situazione di Kvara, comunque, migliora: passi in avanti giorno dopo giorno e la sensazione costante di un graduale sollievo che però, tra oggi e domani, dovrà tramutarsi in benessere per poterlo rivedere quantomeno nell'elenco dei convocati per la sfida in programma sabato alle 15 al Maradona con l'Udinese. In quest'ottica, oggi sarà una giornata importante e probabilmente decisiva: Khvicha continuerà il suo ciclo di terapie e palestra e poi dovrebbe provare a correre. In campo. E se le risposte saranno quelle giuste, allora lo staff medico e quello tecnico decideranno le modalità del suo reinserimento in gruppo. In fretta: la partita si giocherà sabato ma la sua convocazione sarà in gioco subito. L'idea, comunque, è che partirà dalla panchina anche se le notizie saranno positive: a sinistra comincerà uno tra Elmas e Raspadori.


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