MERET 7.5
Si riappropria di se stesso ripetutamente, con prodezze che si perdono nella immensità del Napoli. Un altro si sarebbe smarrito, dopo un’estate da precario o l’errore con il Bologna: non solo talento, pure il carattere.
DI LORENZO 7.5
Robocop nella versione calcistica. Non salta un nano-secondo, non indugia mai troppo, attacca e quando occorre difende. E da capitano sta sempre lì, in soccorso di chi ha bisogno della sua diagonale.
RRAHMANI 7
La sorte gli strappa a Cremona la sagoma dalla foto-ricordo di quest’avvio, ma tornerà a gennaio e la sua leadership servirà per indicare la strada e reggere la linea, intorno a suggerimenti silenziosi.
KIM 7.5
Si ingobbisce soltanto con l’Udinese, in tre minuti in cui sente evaporare le distanze ed il pallone. Ma è un muro che difficilmente si sgretola, anzi. Ed è stato eretto immediatamente, a presa rapida. Dalla Corea del Sud con furore.
Napoli, pazzesco Kim: primo errore stagionale, e si scusa sui social!
OSTIGARD 7
Ha un fisico bestiale, e andrebbe bene già così. Poi l’umiltà di stare lì ad imparare: nel frattempo, un gol in Champions ai Rangers (e un altro annullato per millimetri a Liverpool). Non male, eh.
OLIVERA 7
L’altra faccia di una corsia che aveva bisogno, da un po’, di energia fresca. L’unica cosa di sinistra che si colga (calcisticamente, non politicamente) è la sua esuberanza ma anche l’intelligenza nel riempire le partite della sua presenza.
JUAN JESUS 7
L’ultimo mese, con l’infortunio di Rrahmani, gli è stato sufficiente per dimostrare cosa significhi “professionalità”. Altro che usato sicuro, e poi ha “appena” trentuno anni. Un giovanotto che ha un passato alle spalle.
ZANOLI 6
Tutta colpa di Di Lorenzo (si fa per dire). Ma i ragazzi sanno crescere nell’ombra e studiare. Avrà i suoi momenti, potranno essere di gloria; ma si muove teneramente, con dolcezza rassicurante.