Kvaratskhelia il napoletano: prosegue l’operazione nuova casa

Il fuoriclasse georgiano si sta curando in patria: a Tbilisi prosegue le cure che sono state studiate per lui dallo staff medico azzurro, sarà pronto per il giorno del raduno del Napoli prima della partenza per la tournée in Turchia
Kvaratskhelia il napoletano: prosegue l’operazione nuova casa© FOTO MOSCA GIANLUCA
Fabio Mandarini
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NAPOLI - In certi casi, storie serie come il ruolo che lui riveste nel Napoli e nel progetto-scudetto inaugurato proprio con un suo gol a Verona, è meglio cominciare subito dalla notizia: Khvicha Kvaratskhelia sta meglio, ogni giorno di più, e sta continuando a seguire anche in Georgia il programma di recupero a base di terapie alla schiena inaugurato prima della trasferta di Bergamo. L'attacco di lombalgia acuta che l'ha colpito dopo la notte di Champions a Liverpool lo ha costretto a disertare anche la convocazione della Nazionale di Sagnol, dopo aver saltato le partite con Atalanta, Empoli e Udinese, ma non gli impedirà di tornare a disposizione in vista del raduno del Napoli che precederà la tournée in Turchia. Le date non sono ancora ufficiali, però la squadra dovrebbe ritrovarsi al centro sportivo di Castel Volturno lunedì 28 novembre. Con un Kvara in più. Napoletano doc: la ricerca della nuova casa in città continua.

Napoli, il rientro di Kvara

E allora, niente calcio. Non ancora: terapie e basket. E al massimo qualche incontro di quelli da ricordare: «Il nostro lodevole Khvicha Kvaratskhelia», ha scritto su Twitter qualche giorno fa il primo ministro georgiano, Irakli Garibashvili, in calce a una foto che lo ritrae al fianco dell'orgoglio del Paese. Uno spot, uno sponsor, un brillante che però la Nazionale, fuori dal Mondiale in Qatar, non potrà sfoggiare oggi a Sharjah, negli Emirati, in occasione dell'amichevole con il Marocco. Kvara non ha giocato con il Napoli le ultime tre del campionato e non giocherà neanche per la sua gente: la lombalgia resta un problema, sempre meno intenso però non ancora debellato. Tanto che anche a Tbilisi, dove insieme con la sua fidanzata Nitsa ha fatto il tifo per la Georgia nel corso della sfida valida per le qualificazioni al Mondiale 2023 di basket vinta dall'Italia, sta seguendo le indicazioni dello staff medico azzurro per accelerare il rientro: terapie, certo, da integrare eventualmente con un po' di sessioni mirate in palestra e nella migliore delle ipotesi, cioè quando le cose andranno piuttosto bene, con un po' di lavoro personalizzato in campo. Se il programma di recupero continuerà a sortire effetti positivi, l'idea è che Khvicha rientrerà a pieno regime (o quasi) sin dal raduno della squadra fissato in sede il 28 novembre.

Kvaratskhelia e il Mondiale

Il periodo difficile, insomma, è al tramonto. Perché di certo facilissimo non è stato: nulla di tragico, per fortuna, ma tra l'infortunio rimediato dopo Anfield e la storia dei ladri in casa un po' di nebbia ha inevitabilmente fatto capolino su un tragitto fi no a quel momento perfetto. Addirittura strabiliante, ogni oltre aspettativa: 8 gol e 8 assist tra il campionato (6 e 5) e la Champions (2 e 3); il fantasma di Insigne allontanato sin dal primo gol della stagione con il Verona al Bentegodi il 15 agosto (un segnale da predestinato); giocate ubriacanti e decisive che gli sono valse, in serie, l'amore folle del popolo, paragoni super lusinghieri (tipo con George Best), complimenti universali e le attenzioni di ogni osservatore. Ancelotti ha detto di lui: «E' speciale». E quando uno come Carletto si sbilancia così, beh, vuol dire che il mondo lo guarda e avrebbe anche voluto vederlo al Mondiale. Sarà per la prossima.

Napoli, si vola

Il Napoli ovviamente se lo gode, se lo tiene stretto, assiste alla moltiplicazione esponenziale del suo valore e in chiave futura valuta una rivalutazione dei termini del suo contratto quinquennale: lo ha detto il ds Giuntoli. A suo tempo, si vedrà, ma di certo non prima di aver concluso una stagione che autorizza ogni singolo abitante del pianeta azzurro a credere nello scudetto e a sognare ad occhi aperti in Champions: con Kvara, con Osi e compagni questa volta nulla sembra impossibile. Anzi, tutto è possibile.


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