Il piano del Napoli di Kvaratskhelia per essere al top contro l’Inter

Il georgiano sta lavorando sodo: ha 12 giorni per tornare tra le stelle
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - Niente paura. Macché. Lo ha capito il Maradona e lo ha spiegato Spalletti dopo la sconfitta di mercoledì con il Lilla: «Per il momento le gambe non vanno dietro a quella che dovrebbe essere la voglia di fare la partita». Già. Napoli imballato, come si dice in gergo; Napoli stanco, o meglio appannato dai carichi di lavoro proprio come accadde nella fase finale del ritiro di Castel di Sangro: Osi in condizione, qualcuno in crescita e gli altri invece un po’ così. Tipo Kvaratskhelia: fa strano e ci sta, però Kvara sta lavorando per ritrovare la forma dopo i problemi alla schiena che lo hanno messo al tappeto dalla seconda con il Liverpool e soprattutto dopo il grande lavoro atletico svolto tra la Turchia e Castel Volturno. Il piano è chiarissimo: ritrovare smalto, spunti e giochetti vari entro il 4 gennaio. Entro la prima del 2023 a Milano con l’Inter: non che con il Villarreal e con il Lilla la squadra abbia scherzato, per carità, e tra l’altro le sberle non vanno mai minimizzate. «Bisogna dare una registrata», come ha detto il signor Luciano. A Khvicha e a tutti gli altri. E dodici giorni possono, anzi devono bastare: clic, luci a San Siro.

Che impressione

E allora, la rincorsa: l’ha presa Kvaratskhelia e poi tutta la squadra. Il poker del Lilla al Maradona ha fatto male, certo, e una serie di valutazioni successive sono state inevitabili: il Napoli, come ha detto il suo allenatore, in questo momento vorrebbe ma non riesce. Prova a mantenere i soliti livelli d'intensità nella pressione e nella circolazione di palla, ma le tossine sono come lacci. Sono ragnatele che gradualmente andranno strappate: e quando accadrà, l'idea è che gli azzurri rimetteranno le ali. A cominciare da Kvara: mancano da morire la sua imprevedibilità e il suo genio, l'estro misto a una velocità di pensiero ed esecuzione che possono andare in scena soltanto con una buona condizione. Khvicha, nominato dal Comitato olimpico georgiano miglior atleta del 2022, è reduce dai riflettori conquistati con il talento e l’esplosività di un calcio a tratti straordinario e ad altri travolgente, e vederlo sul serio in difficoltà per la prima volta da quando è atterrato al Maradona ha ovviamente destato impressione. Com’era? Tutto normale dopo un infortunio e niente paura.

Piano K

Kvara sta lavorando come un matto per fare in fretta: dopo la notte di Anfield con il Liverpool ha sofferto di lombalgia acuta e saltato le ultime tre di campionato prima della sosta con Atalanta, Empoli e Udinese. Per una ventina di giorni ha conosciuto soltanto terapie e messaggi, sì, e quando poi il mal di schiena è svanito ha dovuto ricominciare da zero. E ha sgobbato. E si vede: gambe pesanti, qualche errore impensabile per uno come lui, dribbling e scatti ridotti al minimo e gli occhi al cielo: lo sa lui e lo sanno tutti, c'è da soffrire in questa fase, ma da oggi all'Inter ci sono dodici giorni per lucidare e scaricare e a San Siro sarà tutta un’altra storia. Sì, dovrebbe: il piano, dicevamo, è questo. Mentre sul piano personale, come ha detto Giuntoli, a fine stagione si adeguerà il contratto.

Sprint Juve

Le sconfitte con il Villarreal e con il Lilla hanno lasciato insegnamenti, più che tracce: indicazioni che Kvara e la squadra hanno già assorbito con la maturità di chi è consapevole delle conseguenze di una preparazione (bis) mirata a ripartire forte. In campionato e in Champions. Anche il popolo azzurro non ha tremato: carezze e abbracci dopo la batosta con i francesi e poi ieri una risposta super sin dai primi istanti della prevendita per la Juve con la Tribuna Nisida quasi esaurita. Per il momento, comunque, sono in vendita soltanto i biglietti delle tribune e degli anelli inferiori di Curve e Distinti. Il listino: Tribuna Posillipo 150 euro; Tribuna Nisida 100 euro; Tribuna Family 50 euro, ridotto 20 euro per under 12; Distinti 85 euro; Curve A e B 50 euro. 


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