Il Maradona in estasi non smette di cantare

I giocatori hanno condiviso la loro gioia con la gente sotto la curva. Felicità anche per un folto gruppo di georgiani, in festa con Kvara
Il Maradona in estasi non smette di cantare© LAPRESSE
Fabio Tarantino
5 min
NAPOLI - Fuochi d’artificio all’arrivo del pullman e in campo, per il Napoli, apoteosi di felicità per la lunga rincorsa allo scudetto con tappa in una notte che la città faticherà a dimenticare. Cinque gol alla Juventus vissuti a distanza ravvicinata dai cinquantamila e oltre che hanno affollato il Maradona sacrificando gran parte di una giornata cominciata molto presto coi cancelli dello stadio aperti dalle 17.30 e il caos sulla tangenziale che s’è fatto concreto quando la digestione del pranzo era ancora in atto. E’ stata una festa per tutti, per Spalletti, per i calciatori, per De Laurentiis in tribuna, per i duecento georgiani presenti nell’anello inferiore della Curva B. Da vicino hanno festeggiato il gol del loro idolo, Kvaratskhelia, diventando testimoni di una gioia da consegnare alla storia.  

Che festa

E’ durata fino a notte fonda per la città. A fine partita la squadra ha accolto l’abbraccio virtuale dei suoi tifosi omaggiandoli per la loro presenza e il calore e il sostegno. Napoli si risveglia dentro a un sogno cominciato molto presto con l’arrivo del pullman poco dopo le 19 accolto dai fuochi d’artificio e scortato fino all’ingresso allo stadio dai tanti tifosi presenti all’esterno del Maradona. Sugli spalti entusiasmo alle stelle già durante il riscaldamento e poi ovazione ad ogni gol, per ogni singolo gesto degno di nota, per lo spettacolo offerto dalla squadra di Spalletti. E’ successo di tutto e tanto altro è stato evitato, come l’ingresso di alcuni striscioni che la polizia ha negato a sostenitori della Curva B perché, da loro fonti, facevano riferimento agli scontri di domenica scorsa e dunque non erano autorizzati.  

Il saluto

Spalletti ha salutato Allegri prima della partita, i due si sono cercati dopo le carezze verbali, hanno sorriso, si sono abbracciati. Ha salutato l’allenatore del Napoli anche l’ex calciatore alla Roma, Paredes. Nel finale Spalletti ha rincorso Allegri per ricevere il suo cinque di saluto mentre il tecnico della Juve rientrava sconsolato negli spogliatoi. Il Maradona ha riempito di fischi Milik e lo stesso Allegri al momento della lettura delle formazioni e poi s’è divertito in novanta minuti che non si potranno cancellare. C’era stata grande attenzione per la presenza dei tifosi della Juve nel settore ospiti che la polizia ha scortato nel pomeriggio sull’autostrada prima dell’inizio della tangenziale fino all’uscita sul tardi dallo stadio.  

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W Kvara

C’erano tutti, al Maradona, anche l’attore Omar Sy - noto per il film “Quasi Amici” e che ha ricevuto una maglia numero 10 da De Laurentiis - e una folta delegazione di georgiani ortodossi (oggi per loro si festeggia il capodanno) provenienti soprattutto dalla capitale Tbilisi. Tra di loro un giovanissimo gruppo di canto folcloristico che prima della partita all’esterno dello stadio ha intonato Funiculì funiculà in versione napoletana con accento da applausi. Si sono divertiti ed emozionati vedendo esultare ed esaltarsi il loro idolo, Kvaratskhelia, che a fine partita li ha ringraziati. Erano già stati al Maradona e ci torneranno spesso assieme al loro contagioso entusiasmo. 

 

 


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