Napoli, Spalletti fa la conta verso il Milan

Il tecnico deve aspettare per fare le scelte: solo giovedì avrà tutto l’organico a disposizione
Napoli, Spalletti fa la conta verso il Milan© Getty Images
Antonio Giordano
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Certe domande bisogna farsele e certe risposte, per accoglierle, hanno bisogno di tempo: e quando Napoli-Milan si avvicina, e nell’aria c’è semplicemente il desiderio di prendersi una pausa rigenerante, il libro bianco di Luciano Spalletti aspetta (con impazienza) che le ore volino, le partite passino e gli aerei riportino a casa i calciatori in giro per il Mondo. Domani, alla ripresa, il primo blocco sarà a disposizione: rientreranno Di Lorenzo, Politano e Meret. Con loro, visto che ieri sera la sua Slovacchia era impegnata con la Bosnia, ci sarà anche Lobotka. 

Ricollegarsi

Se ne sono andati in sedici, hanno lasciato Spalletti quasi da solo, con Raspadori e Demme alle prese con problemi fisici che potrebbero risolversi oppure no, con Bereszynski che si è fermato al primo scatto con la sua Polonia e difficilmente recupererà: la lista degli assenti è lunga ma anche l’attesa. Anguissa, per dirne uno, giocherà Namibia-Camerun domani, partirà mercoledì e arriverà a Castel Volturno giovedì, con quel carico di fatica e il jet lag che non risparmia nessuno. E’ già successo in passato ma è il calcio 3.0 che sottopone a questi tour de force, dai quali Anguissa sa come uscire, visto il rendimento. Le condizioni complicate le vivrà anche Lozano, per lui Messico-Giamaica in cartellone, più o meno può darsi appuntamento con Anguissa o semmai anticiparlo di poche ore. Domani c’è tanto in Europa, c’è un Georgia-Norvegia che riguarderà sia Kvara che Ostigard, e c’è anche Corea del Sud-Uruguay, quindi Kim contro Olivera, e Simeone dovrà concentrarsi su Argentina-Curacao: per loro sarà difficile mettersi a disposizione del Napoli prima di giovedì, avranno a quel punto tre sedute che secondo i dettami moderni del football bastano e avanzano, però qualche scoria la lasciano anche se sei superman. 

Ballottaggi

Elmas viene dato in arrivo, lui chiude in serata, e il volo è agevole, riprenderà praticamente con gli altri, o poco dopo, e comincerà a ripresentare la propria candidatura. La formazione è nascosta là dentro, in quel micro-spazio che Spalletti avrà a disposizione per capire come sta ognuno dei suoi eroi, per verificare se sia rimasto acido lattico, se ci sia pesantezza nella testa e nelle gambe: nel gioco delle coppie (in basso a sinistra; a centrocampo; in attacco a destra), chi sta meglio degli altri è ovviamente Mario Rui: è rimasto a Napoli, si è potuto allenare e anche riposare, e in una gara di palleggio, sa già cosa fare. Un “professore” non deve chiedere altro.


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