Napoli-Milan è Kvara contro Leao: lo scudetto a sinistra

Al Maradona domenica la prima di tre sfide pazzesche: il georgiano corre mentre il portoghese tentenna come il suo rinnovo
Napoli-Milan è Kvara contro Leao: lo scudetto a sinistra
Fabio Mandarini
3 min

NAPOLI - Calcisticamente corretta, la sinistra-scudetto: c’era una volta Leao, l’uomo in più che neanche Sorrentino nel trionfo del Milan campione d’Italia, e oggi invece c’è Kvaratskhelia, l’illusionista georgiano che ha dipinto nel cielo di Napoli stelle tricolore alla maniera di Houdini. Segni particolari: la sinistra, appunto. Una casa più che una fascia sia per Rafa sia per Kvara. La culla dei sogni del popolo rossonero e poi di quello azzurro: quasi un passaggio di testimone dribblando a cento all’ora, treccine e chioma Beatles al vento. E ora? Beh, il grande tris di sfide: Napoli-Milan in campionato, si comincia domenica; e poi Milan-Napoli e Napoli-Milan tra il 12 e il 18 aprile nei quarti di Champions. Tradotto: Kvaratskhelia contro Leao. E se la vittoria del campionato non è più affare milanista - con ogni dovuto rispetto per tutti, realtà compresa - il derby di coppa è una storia da scrivere. Incrocio da brividi, emozioni e tradizione. I fasti di un tempo di Maradona e Gullit, Van Basten e Careca, e poi il futuro dei golden boy d’Europa: 22 anni Khvicha, 23 anni Rafa. Un presente differente e un futuro come sopra: Kvara resterà a Napoli e rinnoverà a giugno, mentre il tema del rinnovo di Leao non è ancora chiaro. Così diversi, così bravi, così decisivi: la sinistra al potere. Del loro calcio.

Fenomeni

E allora, a voi: il simbolo dell’ultimo scudetto del Milan e il simbolo di quello vicino più che mai del Napoli (con il gemello Osimhen). Sulla strada trionfale di Kvaratskhelia, il volto perfetto di uno spot della vita che cambia in un attimo, c’è lui: Leao. In campionato: perché manca l’aritmetica certezza azzurra e la prossima tappa è la partita di domenica al Maradona. E in Champions: in coppa saranno incroci pericolosi, tremendamente. A San Siro e al Maradona: la semifinale in due partite e due talenti. Cioè, molti di più: ma questa è un’altra storia nella storia dei due ragazzi che tendono a sinistra, che fanno i padroni e a volte i dittatori; che seminano calcio, gol, assist, fiammate, giochetti, bellezza. Fenomeni: li hanno definiti entrambi così, chi più e chi meno a seconda dei periodi. E poi li hanno paragonati, perché insieme è difficile: peccato che uno di loro non giochi a destra.

Show inedito

Questo, finora, è senz’altro l’anno di Kvara: 12 gol e 10 assist in campionato, che diventano 14 e 14 contando anche la Champions. E mica soltanto questo: lo chiamano Kvaradona e nessuno s’offende, può bastare? Un genio raro e una continuità pazzesca: quella che quest’anno è mancata a Leao. Un altro raro genio che però s'è fermato a Salerno, a un’ora da Eboli: gol e numeri con la Salernitana a gennaio e poi la luce spenta. L’ultima rete di Kvaratskhelia? Con il Torino, prima della sosta. L’ultima di Rafa: a Lecce il 14 gennaio, 78 giorni domenica. La nona sinfonia: 8 in A con 6 assist e una in Champions con 3 assist. E quando ha rallentato lui, beh, ha frenato anche il Milan: non sembra un caso, soprattutto dopo aver firmato e controfirmato lo scudetto. Partendo da sinistra, certo, come Kvara: non si incroceranno se non in area, nelle prossime tre. E anzi, a dirla bene, non si sono mai incontrati: in campionato, all’andata, Leao era squalificato. Sarà uno show inedito. In tre atti: cinema, teatro e cattedrali del calcio.


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