Napoli: da Osimhen a Kim, big sotto assedio. Le mosse di De Laurentiis

Il presidente non vuole cedere i suoi pezzi pregiati e punta sul rinnovo del centravanti nigeriano
Napoli: da Osimhen a Kim, big sotto assedio. Le mosse di De Laurentiis
Fabio Mandarini
4 min

ROMA - Il Chelsea vuole Osimhen e nella sua offerta, che in qualche modo dovrà coprire i 150-160 milioni della valutazione di De Laurentiis, è pronto a inserire Pulisic e Kepa. Due e poi sterline, cioè euro. Cash. Da Londra fanno sul serio e il Napoli ascolta nonostante la priorità del presidente sia quella di confermare Osi e anzi addirittura di prolungare il contratto in scadenza nel 2025, ma l’ultima pagina di questa storia di mercato potrà scriverla soltanto Victor: e lui non ha alcuna voglia di rinunciare alla Champions. Più che legittimo: i Blues guardano il quarto posto da una distanza siderale, a 21 punti, e il re dei cannonieri della Serie A, uno che in questo momento sta indirettamente muovendo il mercato internazionale degli attaccanti come un burattinaio, non ha alcuna voglia di rinunciare a un palco conquistato da protagonista. Le altre pretendenti accreditate sono tutte in zona Champions: United, Liverpool, Psg, Real. E Napoli, certo: De Laurentiis non vuole cedere, vuole acquistare. Si vedrà.

La lista

E allora, la giostra del gol è partita: mezza Europa che conta ha un disperato bisogno di un centravanti per la prossima stagione e DeLa ha tra le mani il profilo più giusto di tutti; per tutti. Un prototipo unico per caratteristiche: un fulmine e un tornado, un uomo squadra, una variabile tattica micidiale in profondità, il miglior attaccante o il miglior difensore nel gioco aereo a seconda delle necessità, un assatanato del gol. L’Osimhen ammirato in questa stagione è super: va da sé che il Napoli non voglia fare a meno di lui ma anche che tutti quelli che devono rinforzare l’attacco sono sulle sue tracce: Chelsea, Liverpool, Psg, Real e Newcastle. C’era anche il Bayern, sia chiaro, ma l’ad Kahn ha spiegato con una formula diplomatica di non rientrare nell’investimento preteso dal Napoli: «E’ un rischio 150 milioni....». E così, dopo aver provato a inserire senza successo Mané, per ora s’è ritirato.

Osi Champions

I primi movimenti intorno al capocannoniere della Serie A, insomma, prendono forma, ma De Laurentiis ha spiegato sin dalla notte dello scudetto di voler acquistare e non vendere. Di avere l’obiettivo di rinforzare la squadra e di estendere i confini del Napoli con un americano e un giapponese: il centrocampista Kamada, svincolato dall’Eintracht, è un obiettivo concreto. Il presidente vuole vincere ancora in Italia e vuole anche provare l’assalto alla Champions. Che, per inciso, è proprio il parametro decisivo in chiave Osimhen: se DeLa ricevesse la famosa proposta indecente e irrinunciabile, Osi non accetterebbe una destinazione fuori dal pianeta della grande coppa. Anzi, lui quelle notti vuole viverle in copertina: un po’ quello che un’estate fa il suo manager, Roberto Calenda, spiegò nel bel mezzo della suggestione Ronaldo al Napoli-Osimhen al Manchester United immaginata da Mendes e mai realizzata.

Allarme red

A proposito: il Manchester è un pericolo ricorrente, un corteggiatore insistente non soltanto sul fronte dell’attacco ma anche su quello della difesa. Il nome è unico: Kim. E in questo caso la resistenza di De Laurentiis è di certo complicata dalla clausola rescissoria inserita nel contratto del totem coreano, valida esclusivamente per l’estero ed esercitabile dal 1° al 15 luglio: lo United, dicevamo, è pronto a versare 60 milioni (o giù di lì) nelle casse del Napoli e dunque a portare Minjae in Premier con il suo assenso. Per il club azzurro sarebbe una plusvalenza da quasi 40 milioni: un anno fa pagò al Fenerbahce la clausola da 20 milioni e gli consegnò i gradi di Koulibaly. Benedette, maledette clausole.


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