PESCARA (dall’inviato) - Una giornata a Pescara insieme a tanti ex giocatori, avversari ma soprattutto amici. Ciro Ferrara si è goduto una giornata di sport, divertimento e di ricordi insieme a tanti suoi colleghi nella terza edizione del PadelMania, evento il cui ricavato andrà in beneficenza e porterà alla donazione di ben venti defibrillatori alla città abruzzese. Tanti tifosi hanno partecipato alla giornata, tra selfie, autografi le partite di padel. Assediato Ferrara dagli scatti fotografici, tanti napoletani presenti a Pescara hanno esultato per la vittoria dello scudetto e celebrato una squadra che ha dominato il campionato ma che adesso sta per vivere un cambio alla guida tecnica.
Ferrara, è rimasto sorpreso per come è finita la stagione, quindi con l’addio di Spalletti?
«Io faccio parte di questo mondo da diversi anni, non rimango sorpreso per l'addio di Luciano dal Napoli. Ma la sensazione che ho avuto è che la gente in un momento in cui avrebbe voluto festeggiare lo scudetto ha dovuto fare i conti con questa notizia, e chiaramente a Napoli sono rimasti sorpresi. Ma questo fa parte del mondo del calcio, di dinamiche di spogliatoio e di rapporti tra allenatori e dirigenti, tra allenatori e presidenti. Senza entrare nei motivi che porteranno a questa scelta bisogna rispettare la volontà delle parti».
Spalletti farà comunque parte della storia del Napoli.
«Assolutamente sì, su questo non ci sono dubbi. Spalletti ha fatto qui a Napoli quello che soltanto altri due allenatori sono riusciti a fare, quindi davvero tanto di cappello. Ha costruito un Napoli spettacolare e che ha riportato il Tricolore nella mia città, Luciano è stato bravissimo e sarà ricordato per sempre a Napoli per questo grandissimo risultato e per il calcio che ha espresso con questo gruppo di giocatori».
Adesso De Laurentiis dovrà essere bravo a trovare il giusto allenatore ma anche a mantenere i pilastri di questa squadra anche per la prossima stagione.
«Il mercato fa parte del calcio, e io sono sempre dell’idea che non esistono giocatori incedibili, anche tra i più forti. Chiaramente sono dinamiche della società che deve prendere delle decisioni per il bene del club».
Quindi, tutti sul mercato?
«Di giocatori incedibili me ne ricordo solo uno, che non è purtroppo più con noi. Maradona era incedibile, tutti gli altri no. Da questo punto di vista lo sa il Napoli come qualsiasi altra società».