Napoli, Luis Enrique esamina l’offerta di De Laurentiis: giorni decisivi

Il club azzurro è in attesa della decisione del tecnico spagnolo per cominciare la costruzione del dopo Spalletti. Italiano e Motta le alternative
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Fabio Mandarini
Qualcosa si muove. Molto seriamente. Magari lentamente, anche perché il weekend cominciato ieri è ancora una parentesi di campionato, però l’importante è andare. Sì: vamos, Lucho. Che in questo caso specifico non è l’espressione perfetta da affiancare a un brindisi o a una stretta di mano, piuttosto il modo di accompagnare un’attesa. L’attesa della risposta di Luis Enrique alla proposta di allenare il Napoli confezionata da De Laurentiis. Il presidente dei campioni d’Italia ma anche di una squadra che in questo momento, paradossalmente, si prepara a salutare l’allenatore che ha firmato il capolavoro dello scudetto 33 anni dopo l’ultimo grido. Sì, Spalletti se ne andrà e a un certo punto, per quanto cinico, le mosse per ricominciare prenderanno il sopravvento sulle lacrime napoletane che la gente, ancora incredula dell’addio del signor Luciano tatuato d’amore azzurro, non ha ancora realmente cominciato a versare. In Spagna, però, qualcosa di nuovo sta iniziando ad attirare l’attenzione dei curiosi e degli interessati al destino dell’ex ct: Napoli è un’opportunità concreta, importante, e Luis sta riflettendo. Con calma ma non troppa: il futuro del Napoli ha bisogno di un incipit degno dello scudetto che la squadra esibirà sulle maglie. E meno amaro dell’epilogo della stagione del trionfo. 

Obiettivo Champions League

E allora, vamos. Dicevamo: si va verso la risposta, verso la decisione che segue una riflessione ormai entrata nel vivo e di certo disturbata dalle avance del Psg. Mica un club qualsiasi. Lucho, però, ha registrato la proposta di De Laurentiis e soprattutto la serietà delle intenzioni di un presidente che ha la voglia e soprattutto l’ambizione coraggiosa di tentare lo sbarco sulla luna-Champions, dopo aver piantato la bandiera del Napoli sul pianeta Serie A: l’Europa è la sua vetrina sul mondo, è il suo grande desiderio dopo quasi 19 anni di regno, ma per certe storie servono i fuoriclasse in campo e gli habitué in panchina. Meglio ancora se fuoriclasse anche loro: c’era Spalletti, certo, ma tra poco non ci sarà più per questa impresa e bisogna cercare altrove. Magari tra chi una Champions l’ha già vinta, esattamente come Lucho.

La proposta di De Laurentiis

Certo Luis Enrique, 53 anni e l’adios alla Nazionale spagnola dopo il Mondiale in Qatar vissuto fino agli ottavi, quella coppa l’ha conquistata nel 2015 con il Barça dei marziani, di Messi-Iniesta-Xavi tanto per dirne tre, però a modo proprio: nel suo calcio, nel suo sistema e nella gestione dei suoi gruppi ci ha sempre messo personalità e idee difese a ogni costo. Anche a quello di accantonare figure mitologiche - come Sergio Ramos - per far posto a giovanotti rampanti - tipo Gabi - a dispetto dei musi lunghi o storti. DeLa gli ha proposto un Napoli giovane, con Osi e Kvara come argomenti principali, e poi un contratto che in virtù delle agevolazioni del Decreto Crescita potrà di certo garantire benefici non rintracciabili per lavoratori provenienti dall’Italia. Dalla Serie A, per esempio: il luogo di lavoro delle alternative di livello.  

Le alternative a Luis Enrique: tutti i nomi

I nomi in lista, i più accreditati dell’elenco del dopo Lucio ed eventualmente del post (idea) Lucho, sono quelli di due quarantenni: Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina che De Laurentiis stima da anni ma anche rispetta, considerando che il 7 giugno dovrà giocare la finale di Conference League con il West Ham a Praga. E ancora: Thiago Motta, il tecnico del Bologna che oggi alle 15 sfiderà il Napoli al Dall’Ara, è un altro di quelli che stuzzicano fantasie e curiosità. Ci sono e restano, i due signori in questione, ma tutto dipenderà da Luis Enrique, dalla sua risposta. Senza offesa, per carità, soltanto questione di gerarchie. E di un’irrefrenabile tentazione Champions. 

 
 

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