L’isola (felice) che non c’è, canterebbe Bennato. Perché a quattro mesi dalla conquista dello scudetto (Udine, 4 maggio 2023), Napoli s’è accorta d’essere stata inghiottita da veleni tossici che le hanno strappato l’allegria dall’anima. Il 26 settembre, alla vigilia della gara con l’Udinese - guarda un po’ che scherzi che fa il destino! - c’è intorno ai Campioni d’Italia un clima malsano, l’esatto contrario di quello che si aspetterebbe un abitante di Marte, sceso sulla terra per capire come Napoli stia ancora vivendo la sua apoteosi.
Osi e le foto tolte da Instagram
E invece, Osimhen sta contro il Napoli per due video ritenuti (giustamente) offensivi e comparsi sul sito del club; il suo procuratore minaccia querele, parla di «processi mediatici e di fake news»; un amico del nigeriano annuncia che «Victor non ha firmato e non firmerà»; e in questo clima da «C’eravamo tanto amati», Osi ha già tolto da Instagram le proprie foto con le maglie del Napoli.
Un clima da guerra di Osi
Però stasera si gioca, ore 20,45 con l’Udinese: Osimhen è convocato (e ci mancherebbe), deve dimenticare il rigore sbagliato a Bologna, la contestazione plateale a Garcia, queste ore frenetiche e irritanti (per lui, per chiunque) e provare al rimettere ordine nel Napoli, anche in se stesso. Compito che spetterebbe ad altri, a dire il vero. Un clima da guerra con/di Osi (Osi, non Roses): basta andarsi a rileggere la trama.