Kvaratskhelia, luci e ombre sul futuro: Psg in pressing

I francesi studiano il dopo Mbappé e pensano al georgiano, ma il presidente De Laurentiis non si piega
Kvaratskhelia, luci e ombre sul futuro: Psg in pressing© FOTO MOSCA
Fabio Mandarini
3 min

La solitudine di Khvicha Kvaratskhelia è venuta fuori ancora sabato contro il Bologna: una giornata, l’ennesima, da dimenticare. Partita collettivamente pessima, l’ennesima sconfitta stagionale di una squadra decostruita e senz’anima, ma anche il segnale che Peter Pan ha smarrito l’isola che non c’è: se Lobotka ha pianto al 90’, Kvara non ha riso. Per niente: disinnescato sistematicamente da Posch e soci bolognesi, raffreddato, senza lampi, tuoni e fulmini. Spento, in un solo concetto: conseguenza diretta di una stagione da dimenticare e cancellare molto in fretta, anche meglio se al volo, perché Khvicha deve ritrovare immediatamente il suo calcio libero e il sorriso. L’isola che non c’è, dicevamo. Il progetto di De Laurentiis, già pronto a salutare Osimhen, è che tutto questo accada a Napoli, ma l’ombra del Psg si allunga sul suo futuro: lo corteggia, lo segue, lo vuole. Cioè lo vorrebbe per riempire di talento il buco scavato dall’adios di Mbappé, promesso sposo del Real: non fa una piega, per carità, ma Adl è pronto a stropicciare i piani di Al-Khelaifi.

Kvara, un gioiello da 130 milioni

Il Napoli non vuole perdere Kvara, non ci pensa, e se proprio dovesse accadere di non riuscire a trattenerlo, beh, sarebbe soltanto al cospetto di un’offerta indecente da scioccare il presidente: un anno fa, questo genio georgiano poco più che ventenne, non aveva prezzo. Era impossibile stabilirlo. E oggi nonostante una stagione piena di bassi a soffrire insieme con la squadra e molto da solo i contraccolpi della caduta libera degli ex campioni d’Italia - forse più di chiunque altro -, il club lo valuta almeno 130 milioni. Giù di lì, qualcosa in più e non in meno. Il Psg è avvertito: è un gioiello, un pezzo da collezione che Adl vuole esibire nel salotto di casa del nuovo allenatore. Ovvero: vuole rinnovare il suo contratto. La trattativa è nel vivo, nei pressi della partita con la Roma è andato in scena un incontro con il suo manager Mamuka Jugeli e con suo padre Badri, ma per l’intesa occorre parlarne ancora. Si rivedranno presto.

I numeri del georgiano

Kvara, nel frattempo, gioca. Ma non sorride. Anche i numeri della sua prestazione contro il Bologna non mentono: 81,5% di precisione sui passaggi, un tiro (alto), 5 dribbling riusciti su 12, 9 duelli vinti su 20. Sostituito all’81’. Statistiche che non rendono onore al suo talento ma che spiegano quanto complesso sia il finale di stagione all’interno di un Napoli pieno di contraddizioni, senza vittorie da cinque partite ma pieno di delusioni e amarezze. Fischiato e contestato dalla sua stessa gente. Non resta che tuffarsi nel futuro, insomma. A cominciare dalla trattativa per il rinnovo, il prolungamento del contratto in scadenza nel 2027 con (notevole) ritocco dell’ingaggio. E poi, beh, il primo e storico Europeo per la giovane nazionale georgiana, e il gran finale: la nascita di suo figlio. Di motivi per tornare a sorridere ce ne sono a volontà. E poi toccherà farlo anche in campo.


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