E così ieri, a due giorni dalla conquista dell’Europa League e dall’ammissione di una tentazione, Gasp s’è seduto intorno all’ora di pranzo davanti a Percassi, a Zingonia, e ha chiesto garanzie tecniche in vista della Champions e di una stagione piena di impegni. Mezzogiorno e mezzo di fuoco: la conferma dei big a cominciare da Koopmeiners, corteggiato dalla Juve e in Premier; qualche acquisto di spessore per rinforzare la rosa e soprattutto l’impegno a non indebolirla con certe cessioni dolorose. Non è una questione economica, ma di asticelle e sfide. Quelle sì, per citarlo. Percassi ha ascoltato e argomentato di rimando, ma le risposte non hanno convinto del tutto Gasperini. Il tecnico, che per inciso ha un contratto fino al 2025 che l’Atalanta vorrebbe prolungare almeno di un anno, s’è insomma preso la notte. O meglio: allenatore e presidente hanno deciso di aggiornarsi a oggi, sì. Quando ognuno avrà riflettuto sulle reciproche esigenze e richieste, e le risposte potranno essere più certe. Meglio se definitive.
Napoli, Conte sullo sfondo: piace alla piazza
Un’altra giornata cruciale, probabilmente fondamentale o addirittura decisiva nelle migliori aspettative di De Laurentiis e Manna. Il Napoli è a caccia di certezze nel più breve tempo possibile, fermo restando il rispetto dovuto alle cose di casa altrui: sapeva perfettamente che prima della finale di Euroleague non avrebbe potuto aspirare a una linea definitiva e così ha atteso, ma ora ha chiaramente fretta di capire se potrà programmare con Gian Piero Gasperini oppure con un altro leader tecnico. Un uomo di enorme spessore, di altrettanto valore, di grande esperienza e personalità come Antonio Conte, il grande obiettivo d’autunno: all’epoca, al tramonto dell’era Garcia, Adl gli offrì 8 milioni e la panchina in cambio della resurrezione dei campioni d’Italia; oggi, senza Champions, bisognerebbe trovare l’intesa economica ritoccando verso il basso la proposta precedente, ma i contatti sono di nuovo vivi. Più vivi di quanto non lo siano stati nell’ultimo periodo. Conte e De Laurentiis sono legati da stima professionale reciproca e anche da un rapporto d’amicizia, e tra l’altro il suo nome e il suo carisma, il curriculum e il palmares infiammano il social-bar dello sport di una città depressa da una stagione tremenda. Da incubo. Resistono anche le piste che portano a Stefano Pioli, ora libero da impegni con il Milan, e Vincenzo Italiano, dopo la finale di Conference libero da quelli con la Fiorentina. Entrambi sono molto apprezzati dal club.