DIMARO FOLGARIDA (Trento) - Kvara 7 bellezze si prepara a tornare al centro del mondo azzurro con il suo numero talismano. E intanto se ne va in cima con la bicicletta, in Georgia: ha pedalato per un po' di chilometri in salita, in mezzo alla natura, e poi ha documentato sui social l'impresa firmata con degli amici e l'immancabile compagno di nazionale, Zuriko Davitashvili. Da scalatore del Caucaso a mezzofondista degli Appennini sarà un attimo: dalla prossima settimana si immergerà negli allenamenti della squadra a Castel di Sangro, dove da giovedì andrà in scena il secondo ritiro estivo, e comincerà a dare del tu alla fatica e al nuovo modulo. Il 3-4-2-1. Antonio Conte lo ha preteso e blindato e lui, evidentemente consapevole di tutto quello che i compagni stanno vivendo, ha cominciato a rimettersi in carreggiata nel pieno delle vacanze post Europeo. Non solo bici, sia chiaro: sta lavorando anche in campo e in palestra. E nel frattempo scalpita in attesa che sua moglie Nitsa dia alla luce il primo figlio. Nell'aria, sfuma il profumo francese del Psg: a prescindere dal rinnovo, sembra proprio che Kvara abbia voglia di ripagare la fiducia e la stima di Conte sin dal primo giorno e dalla prima amichevole. Che giocherà con la maglia del cuore, la numero 7 dei suoi idoli Guti e Cristiano Ronaldo, che Elmas ha liberato e che finalmente potrà abbracciare anche a Napoli salutando e ringraziando il 77 degli esordi. Dettagli? Forse. Ma sono quelli a fare la differenza.
La consacrazione di Kvara
La cura dei particolari, del resto, è sempre stato uno dei segreti di Kvaratskhelia: è un professionista nato, uno che non ama lasciare nulla al caso. E forse per questo ha iniziato a mettere nelle gambe quell'attitudine al sacrificio e alla resilienza che il tecnico chiederà anche lui faccia a faccia. Per il momento hanno parlato al telefono, lo ha raccontato il signor Antonio: nei giorni del suo arrivo, quelli che il Psg ha provato a rovinare offrendo al Napoli fino a 110 milioni per averlo e a lui un contratto da undici a stagione. Cose che lasciano il segno, è inevitabile, ma anche storie che De Laurentiis e Conte hanno spazzato via con una sola etichetta: incedibile e tanti saluti. E così Kvara ha concluso l'Europeo, s'è messo in ghiaccio a riposare e ora sta lentamente scongelando gambe e muscoli. Alle porte della stagione che potrebbe passare alla storia come quella della definitiva consacrazione.
Riallineamento
La chance di lavorare con un allenatore di questo calibro, a 23 anni, va di pari passo con il progetto di migliorare ulteriormente e di ricominciare quel processo di crescita sfrenata rallentato dai paradossi post scudetto. Tutto, comunque, fa esperienza: l'importante è crederci più di prima, è così che si diventa leader. Il fatto che Kvara abbia iniziato gradualmente ad allenarsi in vista del rientro in gruppo, però, non può far altro che gratificare la tenacia di Conte: la missione-riallineamento procede a gonfie vele.
Il rinnovo di contratto
Nel frattempo, in ballo c'è sempre il discorso del contratto: il Napoli s'è spinto molto oltre, considerando la politica del club e l'assenza degli introiti della Champions e di qualsiasi coppa europea, confezionando una proposta di rinnovo dal 2027 al 2029 con stipendio di base da circa 5 milioni con i bonus e progressivi aumenti che negli anni lo porteranno a superare i 7 milioni; Khvicha e il suo agente Jugeli, nel corso dell'incontro di Düsseldorf con De Laurentiis e Manna, hanno invece rilanciato a 8 milioni di base con clausola rescissoria. Se ne riparlerà a Castel di Sangro. Adl vuole accontentarlo e gratificarlo nel rispetto dei parametri aziendali, ma se alla fine l'accordo non arriverà la linea è definita: Kvara continuerà con l'attuale ingaggio da 1,8 milioni a stagione.