NAPOLI - Con quel passo svelto, con le sue leve lunghe, con l'armonia del corpo ad accompagnare ogni azione, Alessandro Buongiorno passa dalla difesa all'attacco in pochi secondi, si ritrova immerso all'improvviso oltre la metà campo accarezzando sogni di gloria. È una peculiarità, una delle tante, che parte da lontano, dal Torino, quando era braccetto sinistro già con Juric con compiti d'offendere oltre al classico lavoro di copertura. In attesa del Cagliari, le due gare con l'Italia hanno confermato il livello raggiunto in questi anni dal nuovo centrale del Napoli.
Buongiorno, tratti da leader
Con la Francia, nel finale, nel momento di maggior sforzo difensivo della squadra, sono bastati pochi minuti per iscriversi alla partita nel modo corretto. Contro Israele - dall'inizio, al centro della difesa a tre - s'è avvertita subito la presenza di un leader difensivo che non si accontentava mai di chiudere semplicemente la porta agli altri. Buongiorno va, quando può, e diventa soluzione in più per i compagni. Poi torna dietro e lì resta fino a quando il pericolo sarà distante. Sono tratti da difensore carismatico, da leader, d'altronde Conte avrà avuto più di un motivo, dopo il suo esordio col Bologna, per celebrarlo fino a disegnare per lui un prestigioso destino: «Buongiorno? Può stare tantissimi anni nel Napoli e nel futuro può diventare il capitano quando Di Lorenzo smetterà».
Il feeling con Conte
Il Napoli ci ha creduto, lo ha corteggiato, ha lavorato per settimane alla trattativa col Torino che si è conclusa per 35 milioni solo di parte fissa. Un investimento importante per il difensore scelto da Conte per ricostruire il Napoli. I due si erano incontrati prima della chiusura dell'accordo. Scambiarono pochi minuti in un locale di Torino, si dissero cose che rimarranno segrete ma fu subito feeling, scattò quell'empatia che oggi il campo ha già confermato. Conte ha sempre immaginato il suo Napoli con Buongiorno new entry difensiva. Un giocatore che dopo una vita al Torino, all'età di 25 anni, era pronto per il grande salto, dopo aver sfiorato l'Atalanta l'estate scorsa scegliendo poi di restare ancora a casa.
L'impatto con il Napoli
Buongiorno sembra giocare nel Napoli da molto più di qualche settimana. Ha forza fisica, resistenza, rapidità nei movimenti, è puntuale negli interventi, generoso verso i compagni, reattivo nelle chiusure. Si è sistemato a sinistra di Rrahmani e lì permette al Napoli di sentirsi al sicuro. Tra Bologna e Parma ha già raccolto i primi applausi e le prime ovazioni del Maradona. I tifosi si esaltano quando recupera palla e parte in velocità accompagnando l'azione assieme al terzino. Capiterà spesso perché è richiesto nel codice Conte ma anche nel suo dna. In attesa del primo gol con la maglia del Napoli da festeggiare mimando un caffè da bere in tazza bollente, la sua esultanza divenuta ormai famosa. Lo scorso anno segnò proprio agli azzurri, a Torino. In tribuna c'era Conte: stava già nascendo il Napoli del futuro.