Pagina 2 | Napoli, senti Kvara: "Voglio vincere la Champions. E che bello lavorare con Conte"

Tra sogni e realtà, Khvicha Kvaratskhelia si racconta in una lunga intervista ai microfoni della FIFA, a pochi giorni dai prossimi impegni con la maglia della Georgia. Dal rapporto con Antonio Conte alle ambizioni del suo Napoli, fino alla possibilità di qualificarsi al Mondiale del 2026 e all'obiettivo di vincere una Champions League.

Kvaratskhelia: "Contro il Portogallo la gara più importante"

Un amore incondizionato per il suo Paese e per un popolo che lo segue passo dopo passo, in una carriera che vede il Kvaratskhelia uomo realizzare i sogni del Khvicha bambino: "Voglio essere utile al mio Paese. Considerando quello che faccio oggi, credo che stia aiutando la Georgia e la Georgia stia aiutando me. Sono immensamente orgoglioso di essere georgiano. La partita contro il Portogallo agli Europei è stata per me la gara più importante. Giocavo contro il calciatore che ho seguito e idolatrato fin da ragazzino (Cristiano Ronaldo). Prima della partita mi sono detto ‘questo è il mio momento’ e dovevo dimostrarlo in campo. Giocare contro il tuo idolo è una grande motivazione. È stato incredibile. È venuto da me e mi ha augurato buona fortuna. Ero estasiato e ancora più convinto che la Georgia avrebbe vinto. Quella sera ho dato tutto e ho aiutato la mia squadra a raggiungere un risultato storico. I sogni diventano realtà. Khvicha Kvaratskhelia ha realizzato il suo sogno diventando un calciatore e giocando per il suo Paese".

Kvaratskhelia elogia Conte: "Uno dei migliori al mondo"

Kvaratskhelia ha conquistato Napoli e Napoli ha conquistato Kvaratskhelia. Nel mezzo, adesso, un allenatore come Antonio Conte, che sta completamente rivoluzionando la mentalità dello spogliatoio azzurro. In attesa del rinnovo con il club di De Laurentiis, il talento classe 2001 si gode il manager salentino: "Sono felice di avere l'opportunità di lavorare con Antonio Conte. Altre persone mi avevano detto che era un grande allenatore e sono contento di poterlo sperimentare in prima persona. È uno dei migliori al mondo e con lui cerco di migliorare sia fisicamente che tatticamente. Credo che con il suo aiuto potrò ottenere i risultati desiderati sia a livello di club che a livello internazionale".

Lo Scudetto vinto non si dimentica facilmente: "È stata una bellissima emozione essere nominato per quel premio. Mi ha dato più fiducia e motivazione per dimostrare che quella non è stata solo una coincidenza. Farò di tutto per tornare su quel palcoscenico e sono certo che lo farò. Sto lavorando duro per questo, e credo fermamente che i miei sforzi saranno ripagati. I tifosi azzurri? La cosa principale che hanno in comune i tifosi georgiani e quelli del Napoli è l'amore per il calcio. Questo sport è speciale per entrambi e per questo non ho avuto problemi ad ambientarmi a Napoli. Sono felice di essere supportato sia da questo club che dalla mia Nazionale".

Il sogno di Kvaratskhelia: "Il Mondiale e la Champions League"

Kvara non ha dubbi sul futuro, tra club e nazionale. La qualificazione ai Mondiali, in programma negli Stati Uniti nel 2026, e alzare al cielo la Champions League, questi i sogni da trasformare in obiettivi: "Più di tutto, sogno di qualificarmi al Mondiale con la Georgia e di vincere la Champions League con il mio club. Spero di trasformare questi sogni in realtà. Vincere il trofeo più importante del calcio per club è il sogno di ogni calciatore, e partecipare alla Coppa del Mondo è ciò che ogni georgiano sogna. Credo che sarebbe un doveroso tributo a tutti coloro che hanno rappresentato la Georgia in passato. Vogliamo continuare sulla loro strada, raggiungere questo obiettivo e rendere orgoglioso il nostro Paese".


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Kvaratskhelia e la nascita del figlio Damiane: "La mia vita è cambiata"

La nascita del primogenito Damiane, concepito con la moglie Nitsa Tavadze, ha cambiato il modo di vedere le cose di Khvicha Kvaratskhelia: "La mia vita è cambiata radicalmente - ha sottolineato il georgiano -. Ho subito sentito la grande responsabilità di diventare padre. La nascita di mio figlio mi ha portato una gioia immensa e ora vedo le cose in modo diverso. Ogni giorno mi sveglio felice e auguro a tutti di provare una felicità così grande nella propria vita. All'improvviso avverti una motivazione in più. Inizi a lavorare ancora più duramente, perché sai che tutto ciò che fai è per tuo figlio. So che mio figlio vedrà tutto questo quando sarà grande, e questo mi rende così felice che è difficile per me esprimerlo a parole. Queste emozioni mi rendono più forte. Cerco di trasferirle in campo, di dedicargli i miei gol, così che li veda quando sarà grande. Spero che in futuro anche lui diventerà un calciatore".


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