
A un girone di distanza il Napoli si vendica del Verona vincendo 2-0 al Maradona con l'autorete di Montipò (5') e il gol di Anguissa (61'). Nel post partita Antonio Conte ha commentato il match sottolinenado, in particolare, come sia cambiata la squadra dal suo arrivo: "Da quando siamo partiti, quest'estate, ho cercato sempre di trovare il vestito più adatto questa squadra. Fino a pochi giorni dalla fine del mercato eravamo senza tre giocatori, poi presi nell'ultima settimana per un 3-4-2-1. Con l'arrivo di McTominay, Lukaku e Neres sono cambiate delle situazioni. Prima di arrivare a questo 4-3-3 abbiamo fatto il 4-2-2-2 con Scott che stava vicino a Romelu. Ci siamo vestiti di diversi abiti fino ad arrivare a questa situazione ottimale. Ci stiamo lavorando e stiamo crescendo tanto, questo è motivo di soddisfazione per me perché il lavoro vede sul campo".
Napoli, Conte: "Vi dico la cosa che mi rende più felice del mio Napoli"
"C'è più fiducia e autostima - ha proseguito il tecnico ai microfoni di Dazn - ma quello che mi rende più felice in assoluto è vedere tutta la rosa coinvolta. Gilmour ha sostituito Lobotka, ho sentito di tutto su Juan Jesus, invece sta dimostrando di essere un calciatore affidabile, ma non avevo dubbi. Sono contento anche per Spinazzola, dopo un inizio difficoltoso adesso è dentro. È importante avere delle risposte da chi ha giocato meno, io alleno 21 giocatori di movimento e tutti sanno quello che devono fare".
Il "flusso di coscienza" su Kvaratskhelia
Infine, un flusso di coscienza sulla situazione Kvaratskhelia: "Mi sembra di parlare in italiano, in Inghilterra magari avrei qualche dubbio. Non ho parlato di delusione non nei confronti del giocatore o del club, ma di delusione mia perché in sei mesi non sono riuscito a incidere affinché qualcosa cambiasse. Non addosso le responsabilità agli altri, me le prendo sempre. Pensavo di aver inciso di più, purtroppo mi sono reso conto che eravamo punto e a capo. Ci tengo a sottolineare perché ho visto certi titoli. Sono deluso perché un allenaotre di un certo livello aiuta il club con le decisioni, con consigli su giocatori da prendere. Senza nulla togliere a Kvicha, che è un bravissimo ragazzo. Poi ognuno deve decidere il proprio destino, così come il club deve prendere le sue decisioni. Magari sono stata anche un po' presuntuoso perché pensavo di incidere in maniera più importante e non ce l'ho fatta. È un peccato perché stiamo parlando di un giocatore importante, però bisogna capire qual è la realtà dei fatti. Detto questo, oggi Kvicha è un giocatore del Napoli, non lo dimentichiamo, perché ci sono dei passaggi da fare se qualcuno vuole acquistarlo, quindi non c'è niente di scontato. Vedremo cosa accade. Mi preme sottolineare la maturità di questo gruppo, nonostante il mercato. voglio elogiarli. Ho un gruppo granitico di bravi ragazzi con grande senso di appartenenza".