'Stoccata' alla società sui campi di Castel Volturno
E poi parlando dell'infortunato Neres una 'stoccata' alla società: "Neres ha avuto un problema al soleo e non so se è colpa dei campi di Castel Volturno, che dovevano essere rifatti e invece sono sempre gli stessi. Stiamo zitti e lavoriamo - ha chiosato Conte -, ma se magari rifacessero i campi saremmo tutti più contenti". In conferenza stampa poi Conte è tornato a parlare di futuro, ribadendo i concetti espressi poco prima davanti ai microfoni di 'Dazn': "Io ringrazio il presidente perché è grazie a lui se sono qui a Napoli, ma devo calcolare tutto. Il tifoso napoletano ha l'ambizione di vincere e se non vince diventa anche cattivo. Porto con me una responsabilità di vincere che sono i giornali ad additarmi e io stesso mi metto pressioni da solo, ma poi devo avere le 'armi' necessarie per competere altrimenti diventa un gioco al massacro a cui io l'anno prossimo non ho voglia di sottoportmi. Sono stato accolto benissimo e ora qualcosa ho restituito, dando quella mano che mi era stata chiesta, perché con la Champions ritrovata torneranno introiti ed è stato anche venduto Kvaratskhelia. Parlerò con il presidente in tutta serenità, perché è una persona per bene e con cui ho un buon rapporto. Io ho rispetto per tutti ma voglio rispetto anche per me e non sempre c'è stato. Ieri ad esempio ho visto sciacallaggio e avvoltoi e questa cosa mi è piaciuta zero".
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Conte sul testa a testa con l'Inter per lo scudetto
Così, sempre in conferenza stampa, Conte parla del testa a testa con l'Inter per lo scudetto: "Le gambe iniziano a essere pesanti quando ti trovi a lottare per qualcosa di inaspettato e inimmaginabile. Se a inizio anno qualcuno avesse detto che il Napoli poteva combattere con l'Inter per il primo posto sarebbe stato internato - sottolinea il tecnico salentino -. È qualcosa di incredibile, stiamo andando oltre i limiti e domenica dopo domenica aggiungiamo difficoltà su difficoltà. I punti pesano, quando giochiamo in casa lo stadio ci trascina e per certi versi è semplice. Fuori casa non vincevamo da un po', oggi è stata dura ma la squadra è sempre stata dentro la partita. Questo è sinonimo di crescita e maturità, in tanti stanno combattendo per la prima volta questo testa a testa che snerva e toglie energie mentali".