Napoli, svolta Neres: Politano ko, c'è una nuova opportunità per incidere

Ghiotta occasione per l'ex Ajax e Benfica: contro il Torino può toccare di nuovo a lui. Ma stavolta a destra, sulla fascia preferita
Davide Palliggiano

NAPOLI - L'infortunio di Politano è una tegola, ma contemporaneamente schiude un'importante opportunità per David Neres. Contro il Torino, nella sfida del 18 ottobre, può toccare ancora a lui. E, fatto cruciale, lo può fare finalmente nel suo habitat naturale: la corsia di destra. Il talento di San Paolo ha costruito la sua fama in Europa, tra Ajax e Benfica, proprio partendo da destra per rientrare sul sinistro, calciare o rifinire. In questi mesi a Napoli, invece, è stato spesso adattato sulla sinistra, posizione in cui ha fatto fatica. Ora, con Politano ai box, la porta si è spalancata. 

Neres, le variabili

La formazione che scenderà in campo a Torino è, ovviamente, ancora un'ipotesi. Molto dipenderà da come rientreranno i nazionali, sia in termini di condizione fisica che di affaticamento. Il buco a destra costringe però Conte a valutare diverse opzioni. L'alternativa non è solo il brasiliano: potrebbero essere schierati anche Spinazzola, che ha dimostrato di poter giocare ovunque, o Elmas, più duttile e in grado di dare equilibrio. Tuttavia, Neres ha un vantaggio non da poco: a differenza dei compagni impegnati con le nazionali, è rimasto a Castel Volturno. Questo gli permette di sfruttare interamente i giorni di sosta per lavorare con il tecnico, assimilandone i dettami e convincendolo definitivamente. Un lusso che, in queste fasi, può valere pure una maglia da titolare e l'occasione di mettersi in mostra nel ruolo che ha sempre detto di preferire, pur adattandosi ad ogni esigenza.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Napoli

Neres, luci e ombre

L'occasione contro i granata non è un semplice turno di servizio, ma una chance importante. Finora, Neres ha vissuto una stagione di ombre più che di luci. I numeri non lo premiano: una presenza da titolare in Serie A, proprio l'ultima contro il Genoa, e un rendimento inevitabilmente altalenante: 14’ con il Sassuolo, 21’ con la Fiorentina, 17’ di qualità contro il Milan, in cui ha giocato a destra e ha sfiorato pure il gol, e 82’ appunto contro il Genoa, cambiando fascia soltanto dopo l’infortunio di Politano. In mezzo 18 e 21 minuti contro City e Sporting in Champions, ma senza gol né assist, quello che era la specialità della casa al suo arrivo a Napoli. Conte sa che David ha nelle gambe la velocità e la sfrontatezza per spaccare le partite e creare superiorità numerica, specialmente in un contesto tatticamente bloccato come potrebbe essere quello contro il Toro, attualmente peggior difesa del campionato con 13 gol subiti in 6 partite. Può essere un test probante per la maturità del giocatore, che ieri a Castel Volturno, tra la seduta del mattino e l’allenamento congiunto con l’Avellino, ha trovato modo di riposare in palestra con l'amico e connazionale Juan Jesus, come mostrato dal difensore brasiliano su Instagram. Per sostituire uno come Politano, del resto, bisogna essere al 100% della forma e anche un “riposino” può fare la differenza.

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NAPOLI - L'infortunio di Politano è una tegola, ma contemporaneamente schiude un'importante opportunità per David Neres. Contro il Torino, nella sfida del 18 ottobre, può toccare ancora a lui. E, fatto cruciale, lo può fare finalmente nel suo habitat naturale: la corsia di destra. Il talento di San Paolo ha costruito la sua fama in Europa, tra Ajax e Benfica, proprio partendo da destra per rientrare sul sinistro, calciare o rifinire. In questi mesi a Napoli, invece, è stato spesso adattato sulla sinistra, posizione in cui ha fatto fatica. Ora, con Politano ai box, la porta si è spalancata. 

Neres, le variabili

La formazione che scenderà in campo a Torino è, ovviamente, ancora un'ipotesi. Molto dipenderà da come rientreranno i nazionali, sia in termini di condizione fisica che di affaticamento. Il buco a destra costringe però Conte a valutare diverse opzioni. L'alternativa non è solo il brasiliano: potrebbero essere schierati anche Spinazzola, che ha dimostrato di poter giocare ovunque, o Elmas, più duttile e in grado di dare equilibrio. Tuttavia, Neres ha un vantaggio non da poco: a differenza dei compagni impegnati con le nazionali, è rimasto a Castel Volturno. Questo gli permette di sfruttare interamente i giorni di sosta per lavorare con il tecnico, assimilandone i dettami e convincendolo definitivamente. Un lusso che, in queste fasi, può valere pure una maglia da titolare e l'occasione di mettersi in mostra nel ruolo che ha sempre detto di preferire, pur adattandosi ad ogni esigenza.


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